Vertenza sanità territorio di sassari: un tavolo di confronto per ripartire da zero
Le Organizzazioni sindcali del territorio hanno sintetizzato in una nota stampa unitaria, Confederazioni e Categorie, i primi risultati del confronto con la Regione sulla profonda crisi della sanità sassarese.
Riportiamo di seguito il testo del documento.
Si è svolto lo scorso giovedì 8 a Cagliari, l’incontro convocato dall’assessorato alla sanità e relativo alla vertenza territoriale. Erano presenti l’Assessore regionale alla Sanità, i Commissari delle ASL e dell’AOU di Sassari, il Direttore di Ares e le rappresentanze sindacali di CGIL, CISL e UIL confederali e di categoria.
Un incontro che nella volontà espressa dall’assessore si realizza al termine e in conseguenza del lungo e intenso percorso di mobilitazione dei lavoratori, che ha prodotto la grande manifestazione pubblica svoltasi recentemente a Sassari, realizzatasi in forza della procedura di raffreddamento presso la Prefettura, conclusasi von esito negativo.
Le nostre Organizzazioni ritengono positivo l’avvio formale del confronto, che per la prima volta appare strutturato e coerente con il livello dei problemi che si devono affrontare, segnando il riconoscimento istituzionale delle tante criticità sollevate in questi mesi e dell’intensa attività dei sindacati confederali.
La presenza dell’Assessore e dei vertici delle aziende sanitarie rappresenta un primo segnale di attenzione e, per come si è realizzato, lascia intravedere una concreta apertura al dialogo ormai non più rinviabile.
Al tempo stesso, CGIL, CISL e UIL sottolineano che si tratta solo di un punto di partenza: la nostra attenzione resterà altissima affinché le parole si traducano, finalmente, in azioni concrete e tempestive.
Abbiamo affrontato il confronto con piena disponibilità e senso di responsabilità, disposti ad ascoltare le proposte di risoluzione delle diverse problematiche e al contempo pronti a suggerire, modifiche e interventi sull’organizzazione e sulle norme che regolano il sistema. Per questo manteniamo la necessaria risolutezza che, la gravità delle criticità e della complessiva situazione sanitaria, richiedono.
Abbiamo scelto di accettare il confronto certamente con spirito costruttivo, ma anche con la ferma determinazione a non arretrare rispetto ai diritti dei lavoratori e alla tutela del diritto alla salute dei cittadini.
L’elenco delle problematiche è infatti lungo e articolato, toccando aspetti che spaziano da questioni di stretta natura contrattuale e sindacale fino a temi di più ampia valenza, che riguardano direttamente il diritto alla salute e i servizi essenziali per l’intera collettività del territorio di Sassari e del nord-ovest della Sardegna.
Tra le principali criticità poste al tavolo figurano: il pieno riconoscimento e l’applicazione dei contratti collettivi e degli accordi integrativi; la definizione di un protocollo sulle relazioni sindacali a livello regionale e aziendale con un cronoprogramma certo di incontri;
• l’aggiornamento e l’implementazione delle dotazioni organiche superando i vincoli normativi ormai inadeguati; la certificazione del bilancio dell’AOU di Sassari per consentire nuove assunzioni;
• lo scorrimento delle graduatorie, le stabilizzazioni e la semplificazione delle
• procedure di reclutamento; la mobilità volontaria per il ricongiungimento familiare;
• l’incremento dei fondi contrattuali e la loro definizione, gestione e contrattazione locale, necessari per migliorare le retribuzioni accessorie e creare occasioni di sviluppo professionale e di carriera;
• la discussione sull’internalizzazione del servizio Ausiliariato e CUP servizi che devono essere migliorati, la revisione della legge 8, da noi ritenuta illegittime, sulla governance e l’autonomia gestionale delle aziende sanitarie, con una netta opposizione all’eccessiva centralizzazione delle risorse e delle decisioni.
E ancora, immediate e più spedite iniziative affinché ci sia la mappatura dell’esistente al fine di valutare quanto realmente fattibile prima che si dia completa applicazione al DM 77 con la realizzazione delle case ed ospedali di comunità, con una più diffusa presenza nei territori dell’infermiere ed ostetrica di famiglia. Misure queste, se attuate davvero e per quanto fattibile che consentono di decongestionare il sovraffollamento ospedaliero senza abbassare la qualità e l’intensità di cura negli ospedali, con un’idea di assistenza di prossimità che è la vera sfida da affrontare al livello regionale e locale.
Un capitolo specifico riguarda inoltre la delicata questione degli appalti e delle esternalizzazioni, dove abbiamo ribadito la necessità di un confronto sindacale preventivo sui bandi, il recupero dei posti letto nel Dipartimento di Salute Mentale e l’avvio della gara per l’assistenza domiciliare alle persone con disturbo mentale. La salvaguardia delle ore lavorative degli ausiliari e il riconoscimento dei diritti contrattuali e dei premi legati al periodo Covid anche per il personale in appalto nei servizi di pulizia. Analoga attenzione è stata posta alle rivendicazioni del Terzo Settore della sanità, in tema di verifiche sui bandi, continuità contrattuale nei cambi di appalto e assegnazione delle lavorazioni alle imprese realmente in grado di garantire il rispetto delle mansioni e delle declaratorie professionali.
I Prossimi giorni saranno centrali per comprendere se a questo avvio seguirà un reale confronto e concrete decisioni coerenti con quanto definito.
La vertenza resta aperta, nessun passo indietro, eventuali ritardi o mancate risposte non potranno che essere considerate aggravanti, alle quali seguirà la mobilitazione .