Venerdì, 27 giugno 2025 04:31:17
Notizie in evidenza
Le Confederazioni sarde hanno scritto oggi alla Regione con la richiesta attivazione della sospensione delle attività lavorative nelle ore più calde per prevenzione rischio stress termico e colpi di calore.

CGIL, CISL e UIL della Sardegna chiedono di agire e prevedere misure tempestive e strutturate per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori esposti a condizioni climatiche estreme, in particolare durante i periodi di forte calura estiva. Come già disciplinato con l’Ordinanza della Presidente della Regione n. 5 del 18 luglio 2024, che vietava lo svolgimento di attività lavorativa nei settori agricolo, florovivaistico, igiene ambientale e nei cantieri edili nelle ore più calde della giornata (dalle 12:30 alle 16:00), nei giorni in cui le mappe di rischio di Worklimate segnalano livelli di pericolo “ALTO”, si ritiene fondamentale rendere strutturale e preventiva tale misura anche per la stagione estiva in corso e per i settori a rischio.

Alla luce dell’incremento delle temperature e delle proiezioni meteo che segnalano già per i prossimi giorni picchi termici significativi in diverse aree della regione, CGIL CISL UIL della Sardegna chiedono l’attivazione immediata delle misure di sospensione delle attività lavorative in condizioni di esposizione prolungata al sole, nei settori già indicati e in tutti quelli ove il rischio per i lavoratori sia analogo, in coerenza con quanto già normato e con le indicazioni del sistema di allerta Worklimate sviluppato da INAIL e CNR.

Si evidenzia inoltre che altre Regioni in queste ore stanno adottando provvedimenti analoghi a quelli da noi proposti per l’Isola, a conferma della rilevanza nazionale della problematica e della necessità di un intervento coordinato e immediato a tutela della salute dei lavoratori.
E’ indispensabile l’adozione di un atto normativo urgente, simile all’ordinanza del 2024, che consenta alle imprese e agli enti preposti di intervenire tempestivamente per garantire la salute dei lavoratori, prevenendo infortuni gravi o eventi letali legati allo stress termico.
La Cisl Sardegna esprime “forte preoccupazione per la notizia del congelamento dei fondi destinati ai Comuni sardi, come riportato oggi dalla stampa. Il blocco del Fondo di solidarietà comunale e del Fondo di sviluppo e coesione, con il conseguente stop agli stanziamenti per opere pubbliche, servizi essenziali e manutenzioni, rappresenta un colpo durissimo per l’intera collettività”. Lo afferma il segretario generale del sindacato in Sardegna, Pier Luigi Ledda. “In gioco ci sono oltre 3 miliardi di euro destinati a sanità territoriale, scuole, reti idriche, strade e manutenzione urbana. Si tratta – sottolinea il leader della Cisl – di risorse fondamentali per garantire non solo l’efficienza amministrativa, ma anche la qualità della vita delle cittadine e dei cittadini della Sardegna. I sindaci sardi, già alle prese con bilanci fragili e con le sfide del post-pandemia, rischiano ora di dover sospendere servizi indispensabili come gli asili nido, la gestione del verde pubblico, l’assistenza sociale e i lavori infrastrutturali programmati da mesi”.

La Cisl denuncia “il rischio concreto che questa situazione porti a una paralisi amministrativa e a un forte impatto occupazionale, soprattutto per i lavoratori e le lavoratrici impiegati nei servizi comunali e nei cantieri. Senza un immediato sblocco delle risorse e una presa di responsabilità da parte del Governo centrale, l’autonomia e la sostenibilità dei nostri enti locali sono seriamente compromesse.” In chiusura l’appello del segretario alla Regione e a tutti i parlamentari sardi, “affinché si attivino con urgenza con il Governo per ottenere garanzie concrete sui tempi di sblocco dei fondi. È necessario un confronto istituzionale immediato per evitare che i Comuni siano lasciati soli davanti all’ennesima emergenza finanziaria. La Cisl continuerà a vigilare e a farsi portavoce delle istanze dei territori, dei lavoratori e delle comunità locali, perché lo sviluppo della Sardegna non può essere messo in stand-by da scelte tecniche o da ritardi burocratici”.
Tutela del lavoro, qualità dell’offerta, sostegno al commercio di vicinato e valorizzazione delle sinergie tra settori produttivi: sono i temi principali contenuti nel documento che la Cisl ha consegnato all’assessore regionale del Turismo e Commercio, Franco Cuccureddu, nel primo incontro sulla riforma normativa del settore, avviata oggi dall’assessorato. Rappresentato dal segretario di Cagliari, Giuseppe Atzori, il sindacato ha puntato sulla funzione economica, sociale e territoriale dei negozi di vicinato, “veri e propri presidi di comunità che mantengono vive le reti sociali, garantiscono servizi nei quartieri e nei piccoli comuni, contrastano la desertificazione urbana e l’impoverimento del territorio” Sul fronte della grande distribuzione,
Atzori ha sottolineato la necessità di “introdurre una regolamentazione più stringente per la sua espansione, che negli ultimi anni ha contribuito a squilibri territoriali e alla crisi del commercio locale. Occorrono criteri di compatibilità territoriale e ambientale per i nuovi insediamenti, strumenti di valutazione dell’impatto economico e sociale e una pianificazione coerente con i piani urbanistici e le reali esigenze delle comunità”.
Le proposte della Cisl riguardano, poi, il lavoro (“il commercio ha bisogno di stabilità occupazionale, formazione continua, valorizzazione delle competenze e applicazione dei contratti collettivi nazionali sottoscritti dalle organizzazioni rappresentative”), l’integrazione tra settori (“si mettano in piedi circuiti di vendita diretta tra agricoltori, artigiani e commercianti, botteghe multifunzionali nei borghi e nei paesi interni, sinergie con il turismo nelle strategie di promozione territoriale, marchi regionali e piattaforme digitali per il Made in Sardegna”), la valorizzazione degli enti bilaterali; strumenti concreti di sostegno al lavoro e alle imprese. Altri punti da inserire nella riforma, il sostegno fiscale al commercio di vicinato, il supporto alle imprese sarde per l’utilizzo del commercio elettronico, un approccio strutturato e tempestivo per la gestione delle crisi. “La Cisl sarda – ha concluso Atzori – è pronta a collaborare con la Regione e con tutti gli attori coinvolti per costruire una riforma che rafforzi il commercio come motore di sviluppo, presidio sociale, generatore di lavoro di qualità e promotore dell’identità economica e culturale della Sardegna.
Speciale congresso CISL Sarda
I riflettori sul Congresso della CISL sarda di spengono, dopo la grande partecipazione e condivisione delle tematiche sindacali, con alcune riflessioni e importanti conferme, impegnano la Segreteria regionale rieletta e tutto il gruppo dirigente. “Siamo – ha detto Pier Luigi Ledda appena rieletto – un’organizzazione con una visione, una prospettiva e un progetto per il futuro, perché crediamo che il cambiamento non si attenda, ma si costruisca con impegno e determinazione. Sono convinto che questo percorso congressuale ci abbia reso più forti, più consapevoli, più pronti a esercitare il nostro ruolo con passione, responsabilità e determinazione. Siamo qui per stare al fianco delle persone, per ascoltare davvero, per costruire soluzioni, per portare proposte concrete. Porteremo avanti con convinzione le nostre battaglie: per il lavoro, per il bene comune, per l’inclusione e la giustizia sociale”. Quello che rimane, alla fine di un congresso importante della CISL Sarda è un insieme di elementi, che impegnano e responsabilizzano il sindacato guidato da Pier Luigi Ledda.

Il primo elemento è la soddisfazione che diventa responsabilità, perché la proposta congressuale, elaborata nel corso di congressi territoriali e di categoria e sintetizzata nel congresso regionale, è passata tra le istituzioni e parti sociali, anche con la politica sarda presente al Congresso; questo è un primo passo per unire le forze e andare insieme in direzione di un patto sociale e di un’agenda sociale e di sviluppo condivisa. Perciò il Congresso della CISL sarda ha fortemente voluto e generosamente voluto offrire una proposta ampia e aperta di agenda sociale e di sviluppo, non con la bandiera della Cisl, una elaborazione offerta al dibattito delle parti sociali e delle istituzioni; un avanzamento culturale che ripropone, come alcuni decenni fa, una visione di società e dialogo sociale, dove istituzioni, corpi intermedi, intellettuali, insomma, tutte le forze positive dell’Isola si mettono insieme, per far germogliare la rinascita e lo sviluppo, recuperando il tempo perduto sia in termini di riforme e innovazione istituzionale, sia in termini di costruzione di una vera e propria rinascita strategica.

Il secondo elemento è quello di tipo strategico, perché il congresso ha delineato e condiviso le priorità per la Sardegna. Ha messo in fila e assieme una serie di tematiche che costituiscono le priorità strategiche dell’azione sindacale.

Una piattaforma operativa per i prossimi anni e per il medio periodo, che può ridare vigore e forza alla rinascita inclusiva e di equità sociale alla Sardegna, partendo dai territori dalle comunità e dai loro bisogni vecchi e nuovi, a partire dalla sanità, dall’energia e infrastrutture materiali e immateriali, delle varie diseconomie e delle politiche sociali e socio assistenziali. Sullo sfondo il tema dello spopolamento e della denatalità a cui si lega il tema delle competenze e del valore del lavoro.

Il terzo elemento è di natura interna, perché la Cisl ha confermato la sua radice e vocazione di soggetto riformatore e responsabile, che con la partecipazione e col pragmatismo cerca di interpretare il suo ruolo di rappresentanza sociale per l’Isola, dando valore ai territori e al protagonismo dal basso. Si cammina verso il cambiamento e non lo si aspetta o subisce.

Sempre sul fronte interno il con il congresso, la Cisl ha determinato una serie di opzioni di miglioramento e rafforzamento del suo agire, sia sul versante della comunicazione, con la nascita del nuovo sito web www.cislsardegna.it e anche della formazione, con il piano quadriennale della formazione, con una consapevolezza che il cambiamento deve essere agito; è una porta che si può aprire solo dall’interno. Con queste ragioni ideali e di proposta rinvigorite dal dibattito congressuale, prosegue con rinnovata motivazione e determinazione la costruzione delle trame del futuro, con il coraggio della partecipazione, per dare la Sardegna un futuro di giustizia sociale, inclusione e sviluppo radicato e diffuso. Il cammino prosegue con queste idee chiare e con strategie determinate.
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Notizie Cagliari
Verrà inaugurata domani, venerdì 27 giugno, alle 10.30, la nuova sede della FSM e della FILCA Cisl a Sarroch, in via Petrarca 10. Le due sigle sindacali, che rappresentano i lavoratori metalmeccanici e gli edili, hanno deciso di unire le forze per offrire servizi e supporto a settori che presentano molti aspetti comuni.

Nei nuovi locali gli iscritti troveranno assistenza contrattuale, l’ufficio vertenze e assistenza legale, il controllo buste paga, malattia e infortunio, il conteggio del trattamento di fine rapporto (TFR), la compilazione pratiche per la Casse Edili, la gestione pratiche Fondi Previdenza, Fondo Sanitario, Naspi / Assegno Unico / Dimissioni.

Per il taglio del nastro, venerdì 27, ci saranno il segretario generale nazionale di FIM Cisl, Ferdinando Uliano, i segretari generali di SM e FILCA, Marco Angioni e Marco Ambu, il segretario generale della Cisl di Cagliari, Giuseppe Atzori, il sindaco di Sarroch, Angelo Dessì.

“Non è casuale la scelta di Sarroch – sottolinea Marco Angioni -, tra Saras e Sarlux gravitano in questo territorio circa 1200 lavoratori diretti: considerando le manutenzioni straordinarie e gli appalti, arriviamo ad oltre 3200 persone. Questo è sicuramente il polo industriale più importante della Sardegna ed è qui che è giusto che il sindacato metalmeccanico sia quotidianamente a disposizione dei nostri iscritti”.

Punta sul concetto di “sindacato di prossimità” anche il segretario FILCA, Marco Ambu: “è importante proseguire nell’azione di assistenza sul territorio ai lavoratori e alle loro famiglie, puntando alle aree meno centrali e tenendo conto delle specificità locali. Nasce da questa missione anche il ‘Progetto Sarroch’, insieme alla FSM: qui c’è una importante presenza di lavoratori edili impegnati nel comparto industriale e imprese strutturate che operano da decenni nel sito Saras. Numeri importanti si registrano anche nel settore delle costruzioni civili e dell’alberghiero di grandi e medie dimensioni – aggiunge Ambu -, con una qualificata presenza di maestranze e imprese artigiane che garantiscono lavoro a centinaia di persone”.
La Cisl di Cagliari e la Caritas diocesana del capoluogo stringono un’alleanza a sostegno delle fasce più deboli della popolazione. È stato, infatti, firmato nei giorni scorsi un protocollo d’intesa che vede coinvolto il sindacato, la Federazione dei pensionati e l’Inas Cisl con il suo Caf, e la Caritas diocesana di Cagliari, in base al quale verranno forniti supporto e assistenza alle persone segnalate dall’ente ecclesiastico.

“Siamo partiti dalla premessa – spiegano il segretario generale della Ust di Cagliari, Giuseppe Atzori, e il direttore della Caritas don Marco Lai – che la povertà, nel territorio dell’area metropolitana di Cagliari, è da considerare purtroppo come un fenomeno strutturale, che riguarda le fasce più deboli della popolazione. Le persone che vivono in stato di povertà non sempre accedono ai servizi e alle prestazioni sociali di cui avrebbero diritto, per molteplici cause: la mancanza di informazioni adeguate, le barriere tecnologiche e linguistiche, lo stigma e situazioni di emarginazione sociale, l’assenza di un adeguato accompagnamento. Chi vive in precarietà economica – spiegano ancora i firmatari del protocollo – non sempre sono consapevoli dei requisiti necessari per accedere a sussidi statali e spesso rischiano la percezione indebita e sanzioni ne aggravano la condizione. Sotto questo aspetto, la Cisl di Cagliari e la Fnp, che hanno sempre posto al centro del loro agire nel territorio l’attenzione verso le fasce più deboli, si è resa disponibile a svolgere una concreta azione di supporto grazie alla sua rete di sedi, servizi e associazioni”.
Sarà la Caritas, direttamente o attraverso i suoi Centri di ascolto, a segnalare le persone che necessitano di consulenza e aiuto nella compilazione delle pratiche. L’accordo avrà una durata di due anni.
Il Congresso della CISL di Cagliari si colloca quasi alla fine dei congressi territoriali della CISL Sarda. È un appuntamento importante e fondamentale per completare il percorso dei congressi CISL in Sardegna.
Oggi e domani al Caesar Hotel di Cagliari i cento delegati si riuniranno per eleggere i nuovi organismi, riflettere e trovare sintesi di proposta e azione sul territorio e per il territorio.
Il cagliaritano, sia per gli aspetti metropolitani che per i piccoli centri, presenta notevoli criticità e problematiche. Se è vero che vi sono elementi di prospettiva e di forte potenzialità, il territorio ha crescenti difficoltà di carattere sociale, vecchie e nuove povertà, marginalità che non hanno adeguate risposte.
A questo si aggiunge la forte crisi dell’offerta sanitaria e socio assistenziale, che ha colpito anche tutti i presidi sanitari del territorio. Anche il tema delle infrastrutture merita azioni e interventi urgenti.
Il tessuto sociale e tutte le comunità hanno bisogno di un sindacato inclusivo e partecipativo. Una dimensione che la CISL di Cagliari testimonia e pratica, con una presenza importante in tutte le sedi e presidi. Anche dal congresso di Cagliari giungeranno le trame e i fili di futuro e sviluppo, per il congresso regionale della CISL sarda. Per unire i territori e i vari contrasti sociali che caratterizzano l’Isola si inseriscono i temi del capoluogo e del suo territorio. Giuseppe Atzori Segretario generale introdurrà i lavori con la sua relazione; sono previsti l’intervento di Pier Luigi Ledda, Segretario Generale della Cisl sarda e le conclusioni del Segretario Confederale Ignazio Ganga.
Uniamo i fili uniamo la Sardegna.
Notizie nel Sulcis
Con la presidenza del Segretario generale della CISL Sarda Pier Luigi Ledda, inizia a Carbonia presso il Lu Hotel , il XII Congresso Cisl del Sulcis Iglesiente.

La relazione di Antonello Saba, Segretario Generale della Ust introduce i lavori che porteranno al dibattito. Un Congresso di significato profondo con proposte partecipate e inclusive. Un territorio che non si lamenta ma che vuole superare le crisi di settore e la crisi socio economica.
Un Sulcis determinato che vuole rigenerare trame e tessuto sociale, con idee percorribili e innovative.
L’intervento del Segretario generale della CISL sarda Pier Luigi Ledda nel corso dell’incontro con i Ministri URSO e CALDERONE presso lo stabilimento della Portovesme srl nel Sulcis. Una richiesta chiara e determinata della CISL sarda per intervenire subito sia sull’emergenza, a seguito della decisione grave di Glencore, che sulla prospettiva per dare al territorio e all’Isola una dimensione industriale adeguata, legata allo sviluppo e al lavoro.
Dichiarazione della Segreteria regionale CISL Federica Tilocca sulla vertenza della Portovesme srl e in generale del Polo industriale del Sulcis”
“La situazione della Portovesme srl, come di tutto il Polo industriale sulcitano, ci preoccupa. La Cisl sarda continua a ritenere possibile e necessario un impegno straordinario del governo nazionale e regionale per tenere aperte le filiere produttive e avviare nuovi investimenti. In questa visione, la produzione industriale sulcitana è centrale, nel quadro generale del settore e deve essere accompagnata da un coerente piano energetico. Al Governo la Cisl chiede una azione concreta con la posizione assunta sin dal primo incontro a sostegno delle legittime rivendicazioni dei sindacati e dei lavoratori. La Cisl sarda, unitamente alla Cisl nazionale e alle federazioni, continuerà a impegnarsi affinché il Sulcis non venga ulteriormente penalizzato rispetto alla presenza industriale e affinché le multinazionali e le aziende presenti continuino a operare e a garantire l’occupazione.
A sostegno della vertenza e affinché il governo riconvochi tempestivamente azienda e sindacati, una delegazione di Rsu e lavoratori sarà presto a Roma a manifestare sotto la sede del Ministero.
Il Congresso della Cisl Medio Campidano si svolge oggi a Sardara, com lo slogan “Vivere Il Territorio – Nuove tessiture per costruire percorsi di futuro, sviluppo, rigenerazione”.
Parole chiare che testimoniano un percorso ideale e pragmatico, per un territorio che ci crede e vuole rigenerare opportunità e futuro, per le persone e le piccole comunità del Medio Campidano.
Tenuta dei servizi, politiche sociali e sanitarie, infrastrutture, sono le precondizioni di un nuovo tessuto sociale, che deve tenere insieme le persone e le comunità.
Loredana Zuddas Segretaria Generale della UST introdurrà i lavori.
Atteso per la mattinata l’intervento di Pier Luigi Ledda, prima delle conclusioni di Giorgio Graziani, Segretario Confederale CISL.
Anche dal Medio Campidano giungeranno importanti fili, di futuro e cambiamento, da unire alle Trame del Futuro, il Congresso della Cisl sarda.

La relazione di Loredana Zuddas introduce i lavori del Congresso della CISL Medio Campidano oggi a Sardara. Assieme ai temi generali, dello sviluppo e della giustizia sociale, della tenuta dei servizi, di una sanità in affanno, emerge un’ambizione positiva, di “vivere il territorio” restare, scommettere sui luoghi che, da radici diventano ali, per esprimersi, la “restanza” per contrastare lo spopolamento e la crisi demografica, con politiche attive e partecipate.
Questo è il contributo avanzato che la relazione della CISL del Medio Campidano genera per la sintesi regionale della CISL sarda. Le trame del futuro si arricchiscono di nuovi fili, peculiarità e visione pragmatica.
‘RIABITARE IL TERRITORIO’, VENERDI LA CISL PRESENTA LE SUE PROPOSTE SULLO SPOPOLAMENTO IN UN CONVEGNO A SIDDI. PRESENTI LA PRESIDENTE TODDE, AMMINISTRATORI COMUNALI, PARLAMENTARI E CONSIGLIERI DEL TERRITORIO
‘Riabitare il territorio per contrastare le periferie esistenziali: idee, proposte, opportunità’: se ne parla venerdì 13 dicembre, a Siddi, nella sala conferenze dell’ex pastificio Puddu (via Roma), in un convegno promosso dalla Cisl del Medio Campidano per presentare le proposte del sindacato. Ai lavori, che saranno aperti dalla segretaria territoriale Loredana Zuddas, e moderati dal giornalista de L’Unione Sarda Giuseppe Deiana, interverranno la presidente della Regione, Alessandra Todde e Francesco Monaco, della Fondazione IFEL Anci per la Finanza Locale. Seguirà una tavola rotonda con il sindaco di Siddi, Marco Pisanu, l’assessore regionale degli Enti Locali, Francesco Spanedda, la presidente di Anci Sardegna, Daniela Falconi, il deputato Gianni Lampis, i consiglieri regionali Gigi Piano, Emanuele Matta e Alberto Urpi, l’amministratore straordinario della Provincia del Medio Campidano, Roberto Cadeddu, Emanuele Lilliu della Fondazione Barumini, Gilberto Marras direttore di Confcooperative, don Marco Statzu della Pastorale sociale e del Lavoro della Diocesi di Ales. Le conclusioni sono affidate al segretario generale della Cisl, Pier Luigi Ledda. “Il fenomeno dello spopolamento e della denatalità – spiega la segretaria dell’Ust, Loredana Zuddas – hanno finito per spostare l’attenzione verso i temi della convivenza e del come costruire nuove relazioni in quelle aree sempre più caratterizzate da abbandono, disagio e dove il futuro fa un pò paura. Parliamo dei luoghi e delle comunità dove lo Stato ha da tempo realizzato un drastico arretramento della sua presenza e dove i servizi essenziali come scuola, sanità, mobilità e trasporti, banche, i luoghi di svago e di cultura, sono di difficile accesso se non addirittura scomparsi e dove il disagio è sempre più forte. In questi luoghi si producono cibi di qualità, fonti di energia rinnovabili, dove ritroviamo bellezze naturali e paesaggistiche incomparabili che offrono ossigeno, acqua, silenzio. Li chiamano anche paesaggi culturali e il Medio Campidano è orgogliosamente uno di questi luoghi. Un’area interna – prosegue la segretaria Cisl – che è da tempo oggetto di un declino demografico, sociale ed economico, che richiede l’assunzione urgente di azioni che invertano la tendenza. E dove, nonostante tutte queste criticità e complesse problematiche, la voglia di riscatto, di cambiamento, di rinascita della gente che ci abita, è forte e va coltivata, attenzionata e sostenuta”.
La Segreteria Regionale della CISL Sarda al Consiglio Generale della CISL Medio Campidano, tenutosi ad Ussaramanna, presso il Montegranatico. Proposte e riflessioni importanti che nascono dal territorio, per costruire assieme la proposta e l’azione della CISL Sarda, tenuta dei servizi a partire da quelli sanitari e socio sanitari, valorizzazione delle specificità in chiave di sviluppo concreto in tutti i settori, per una rinascita partecipata.
Notizie Nuoro
“Direzione Futuro” è lo slogan concreto e partecipativo che identifica il Congresso della CISL Nuorse, una struttura della CISL sarda in crescita.

Dopo Sassari e l’Ogliastra, prosegue il percorso dei Congressi confederali territoriali della CISL sarda, con lo sguardo al 28-29 Aprile, data in cui si svolgerà il Congresso Regionale a Cagliari
Anche la CISL di Nuoro consegnerà le sue specificità, proposte e riflessioni, che contribuiranno a costruire la linea e l’agire della CISL sarda.
Un territorio quello di Nuoro che ha forti aspettative dal tema dell’Einstein Telescope, con i veri risvolti di sviluppo innovazione e crescita complessiva, per il territorio e per la Sardegna.
Una CISL che ha idee chiare di sviluppo e rinascita, puntando a settori ben precisi e al valore della persona, iniziando dalle infrastrutture sociali e materiali e puntanti al valore delle risorse naturali.
Un sindacato radicato e di prossimità sceglie di stare sul territorio per ascoltare e agire, per rendere viva la partecipazione in una sfida che vuole essere innovativa e inclusiva.
Una volontà di tante comunità che devono trovare sintesi attorno ai grandi temi, la cultura l’istruzione come basi per rigenerare il tessuto sociale e produttivo, partendo dalle persone e dai vecchi e nuovi bisogni, come la sanità e le infrastrutture che sono ancora troppo carenti.
E valorizzare e promuovere l’unicità dei territori dell’Isola, rendendoli attrattivi e inclusivi.
Maria Luisa Ariu, Segretaria Generale della Ust Nuorese introdurrà i lavori, che verranno conclusi, dopo il dibattito, dal Segretario Nazionale Confederale Andrea Cuccello.
Atteso per fine mattinata l’intervento di Pier Luigi Ledda leader della CISL sarda.

Congresso della CISL di Nuoro. La relazione della Segretaria Generale Maria Luisa Ariu focalizza al meglio i contrasti di un territorio che non si piange addosso ma vuole rigenerarsi. Non solo l’ET di Sos Enattos che è sicuramente un driver di futuro per Nuoro e per l’Isola, ma anche una serie di azioni concrete per sviluppo crescita tenuta dei servizi, infrastrutture materiali e immateriali.

Come ha detto Maria Luisa “dobbiamo abbracciare la complessità ed essere concretamente protagonisti, farcela tutti insieme”. Alla fine della relazione per suggellare io movimento di insieme, partecipato e armonioso un piccolo fisarmonicista ha suonato per i suoi coetanei che hanno ballato una “Ballu Tundu”.
L’Intervento di Andrea Cuccello, Segretario Confederale Cisl ha dato un contributo autorevole e di profondità che declina il valore della partecipazione del dialogo sociale con un filo comune tra i vari livelli.

“L’azione della CISL passa dai territori. Partecipazione e responsabilità sono la stella polare dell’agire sindacale che nasce e si rigenera sui territori.

Dobbiamo gestire le transizioni e scommettere sul cambiamento, partendo dalle persone e dai territori, dalle periferie che scommettono sul futuro in termini pragmatici e responsabili.
Andrea Cuccello ha chiuso con una frase di Ezio Tarantelli che sottolineava il senso riformista e anticipatore della CISL rispetto ai cambiamenti.
Presente la Segretaria generale nazionale FEMCA Nora Garofalo e Marco Nappi Segretario Regionale FEMCA col il gruppo dirigente Territoriale, il Segretario generale Usr Sardegna Pier Luigi Ledda e i segretari generali territoriali di Nuoro Maria Luisa Ariu, Sergio Mura di Sassari e Bruno Brandano di OLBIA. Tutta la CISL a sostegno di una grande iniziativa di sviluppo e di futuro concreto per la Sardegna e il Paese.
La Cisl di Nuoro esprime soddisfazione per l’evolversi del percorso verso la realizzazione di una tratta ferroviaria che confidiamo possa questa volta davvero portarci ad uscire almeno in parte dall’isolamento che in troppi si erano ormai abituati a tollerare come normale.
La recente presentazione al Ministero dei trasporti del piano di prefattibilità da parte di RFI analizza concretamente le possibilità di realizzazione di un collegamento che riteniamo debba innanzitutto avere la caratteristica di contrarsi entro il tempo di mezz’ora, così da renderlo obiettivamente competitivo rispetto ad altre forme di mobilità oggi necessariamente utilizzate in uscita e in ingresso verso il nostro territorio provinciale.
Che il piano sia stato presentato in piena campagna elettorale regionale risulta comunque utile anche per valutare l’interesse dei candidati nei confronti di una infrastruttura che riteniamo fondamentale e imprescindibile per lo sviluppo di questo territorio, ma che alcuni considerano ancora esclusivamente
un costo e non un investimento.

La connessione agli altri capoluoghi dell’Isola e agli scali portuali e aeroportuali non sarebbe vantaggio di poco conto sia durante la fase di realizzazione (si pensi ai cantieri e al movimento lavorativo che si creerebbe) sia considerando i riflessi economici per le famiglie che potranno risparmiare per la mobilità interna che avrebbe, oltretutto, il vantaggio collettivo di un ridotto impatto ambientale nell’ottica dell’auspicata svolta green anche in ambito trasporti.
Dalla scorsa estate assistiamo al compiersi di una serie di azioni non più fumose o futuribili, ma molto concrete, come mai prima. Queste sono state sollecitate dalla determinazione in particolare di alcuni attori istituzionali e sociali del territorio, ma che finalmente hanno trovato ascolto attento in chi oggi ha iniziato a progettare e finanziare questa fondamentale infrastruttura. Queste azioni hanno rianimato la fiducia nel poter garantire alle future generazioni e a quelle attuali che invecchieranno, un servizio fondamentale per favorire la permanenza in questo territorio, la mobilità e l’economia locali, ma anche per prepararsi allo sviluppo in prospettiva della realizzazione dell’Einstein Telescope a Sos Enattos.

Senza poter entrare nel merito degli aspetti di fattibilità presentati al tavolo tecnico e a noi non noti, ma che parrebbero attualmente propendere per il nuovo percorso Nuoro-Abbasanta, innanzitutto per la maggiore adesione agli attuali standard di sicurezza ma anche per la maggiore velocità raggiungibile su tratti meno difficili da tracciare linearmente, consideriamo che l’intera provincia potrebbe trarre vantaggio dallo sviluppo ferroviario su quella tratta, poiché estenderebbe l’accessibilità alla strada ferrata anche alla zona industriale di Ottana e ai cittadini provenienti dalle zone montane che potrebbero confluire su quella zona. Ovviamente questa infrastruttura dovrebbe essere complementare all’attuale linea Nuoro-Macomer, che dovrà essere migliorata anch’essa in termini di sicurezza e fruibilità così curando di non danneggiare i residenti e le attività economiche della zona del Marghine, pure ripristinando la movimentazione ferroviaria delle merci, oggi abbandonata. Certamente la rapidità nella scelta e nel concreto avvio dell’infrastruttura che sarà individuata come migliore non risulta ininfluente, quindi attendiamo fiduciosi che il cammino prosegua spedito anche dopo il periodo elettorale perché questa provincia ha già perso troppi treni e non può permettere ulteriori rallentamenti alle sue possibilità di sviluppo.
Notizie Ogliastra
Oggi nella sede della Cisl a Tortolì è stato presentato il progetto ‘Simba’, un’iniziativa che mira a promuovere l’inclusione sociale e lavorativa della popolazione immigrata. L’obiettivo è chiaro: trasformare la teoria dell’integrazione in azioni concrete, che coinvolgano il mondo del lavoro, l’istruzione e le pratiche di accoglienza.
La Presidente di Anolf Sardegna, Genet Woldu Keflay e il Segretario generale della Cisl Territoriale Michele Muggianu hanno annunciato l’apertura dello sportello Anolf per gli immigrati a Tortolì, ogni lunedì dalle 15.30 alle 18.30.
Il progetto Simba (che prende il nome da una parola associata alla forza e alla resilienza), si propone di costruire percorsi capaci di creare un vero impatto sul territorio, spingendo oltre la retorica e puntando su fatti e risultati. L’idea non è solo quella di offrire opportunità lavorative o formative, ma di garantire una partecipazione attiva e dignitosa degli immigrati alla società.
L’incontro è stato utile per mettere sul tavolo le azioni già intraprese e quelle in programma, coinvolgendo istituzioni, associazioni e operatori del settore. L’inclusione, infatti, non è solo una parola da sventolare, ma una pratica che richiede impegno, risorse e il lavoro di squadra tra pubblico e privato.
Lo sportello si occuperà di supporto alle famiglie in ambito scolastico ( per prevenire la dispersione ) e in ambito lavorativo (a partire dalla formazione professionale).
Spazio anche per le pratiche di assistenza su rinnovo o rilascio dei permessi di soggiorno e ricongiungimenti familiari (attraverso il Patronato).
Inoltre, sarà promosso il microcredito per gli immigrati che volessero avviare attività economiche o avessero necessità di sostegno in casi di emergenza. Previsto anche un focus anche sull’emergenza abitativa e sui fondi di garanzia previsti per le locazioni attraverso fondi dedicati PNRR.
Nei giorni scorsi si è riunito a Tortolì il coordinamento territoriale SANITA’ della CISL, composto dalla federazione CISL MEDICI, Funzione Pubblica, Confederazione ed FNP pensionati, per discutere delle principali criticità del sistema sanitario nel territorio ed elaborare un documento con priorità e proposte.
Nella partecipata riunione sono emerse le gravi difficoltà in cui versa il servizio sanitario nazionale e regionale e la necessità di strategie urgenti e precise per salvarlo. Il coordinamento ha manifestato preoccupazione per l’approccio adottato nella recente riforma sanitaria regionale, sottolineando che non si ritengono necessari nuovi interventi legislativi ma piuttosto un miglioramento e un efficientamento del sistema sanitario dal punto di vista organizzativo.
Si ritiene che vadano affrontate adeguatamente le problematiche strutturali del sistema sanitario regionale e che le recenti modifiche normative possano persino introdurre ulteriori complicazioni nella gestione delle aziende sanitarie.

“Il primo compito istituzionale della Regione e dello Stato – ha dichiarato il segretario generale della UST Michele Muggianu – è quello di garantire un sistema sanitario universalistico efficace ed efficiente. I sistemi privatistici sono spesso diseguali e meno efficienti per la comunità. Possono svolgere una funzione integrativa e complementare ma non sostitutiva del SSN. L’accesso alle cure – prosegue il segretario – non viene garantito a tutti e gli indicatori di salute non sono competitivi con il SSN “.
“Alla prima conferenza socio – sanitaria territoriale utile sarà rappresentata all’Assessore la drammaticità della situazione e sarà rimarcato che il nostro territorio merita le stesse attenzioni di tutte le altre aree della Sardegna. La sanità deve essere al centro dell’agenda politica – conclude il segretario – con un modello di servizio che sia pubblico, equo e universalistico “.
Gli spunti emersi nel corso della riunione confermano l’urgenza di azioni di rinforzo sulle prestazioni sanitarie e socio sanitarie sul versante ospedaliero e territoriale, con investimenti mirati ad elevare il livello dei LEA e innalzare la qualità delle prestazioni per superare le attuali differenze territoriali e regionali. Particolare attenzione è stata posta sugli ultimi report di Agenas, sui dati Crenos e sulle recenti analisi della Fondazione Gimbe.
Il documento del coordinamento costituirà la base per aprire un confronto a stretto giro con il Commissario e con la ASL.
Grande successo di partecipazione per il primo corso RSU CISL, organizzato dalla CISL Funzione Pubblica Ogliastra.
Oltre cinquanta RSU neoelette partecipano al percorso formativo dedicato ai delegati sindacali eletti nelle RSU all’interno dei luoghi di lavoro.
Dopo il successo alle ultime RSU, con oltre il 60% dei voti ottenuti, la FP investe sulla formazione, dando lineraità e coerenza agli impegni con chi ha scelto di candidarsi nelle liste Cisl..
Il corso è stato utile a fornire e implementare le competenze necessarie per svolgere efficacemente il ruolo di rappresentanza dei lavoratori e nello specifico della contrattazione.
Il Professor Bianco ha affrontato i temi della formazione sindacale di base, spiegando i principi fondamentali del sindacato, i diritti dei lavoratori, le normative sul lavoro e le relazioni industriali.
Sono stati approfonditi i temi delle normative relative alla sicurezza sul lavoro, i contratti collettivi, il diritto del lavoro e le prerogative sindacali.
Nel concreto, si lavorerà sul miglioramento della capacità di contrattazione: come affrontare la contrattazione di comparto, come leggere un contratto e negoziare con la controparte. Spazio anche per approfondire le tecniche di comunicazione e gestione dei conflitti.
Notizie Gallura
“Turni mal gestiti, esposizione prolungata al sole, strumenti non funzionanti e carenza di personale stanno generando una situazione al limite, con gravi ripercussioni sulla salute e sulla sicurezza degli operatori”. È la denuncia della Fisascat CISL Gallura, con il segretario generale Manolo Lai, sulle condizioni lavorative delle guardie giurate in servizio nel porto di Olbia. “In alcune postazioni – sostiene il sindacalista – le guardie sono costrette a rimanere esposte al sole per diverse ore consecutive, senza alcuna copertura. Non sorprende che si siano già verificati episodi di malore durante il servizio, che hanno richiesto l’intervento dei sanitari.”

Alla base di questi disagi, secondo la Fisascat gallurese, c’è una carenza strutturale di personale, che obbliga i pochi lavoratori disponibili a coprire turni lunghi e faticosi, spesso in condizioni climatiche proibitive, con una gestione dei turni poco trasparente. “Più volte abbiamo segnalato queste criticità durante gli incontri con le aziende, soprattutto in vista della stagione turistica, quando il carico di lavoro aumenta sensibilmente. Ad oggi, però, non è pervenuta alcuna risposta concreta. Anche le condizioni igieniche – prosegue Lai – risultano inadeguate: in alcune postazioni gli unici servizi disponibili sono bagni chimici, spesso sporchi e non sanificati, aggravando ulteriormente il disagio dei lavoratori.”

Il sindacato sollecita assunzioni urgenti, per colmare il deficit di personale e garantire turni sostenibili, una riorganizzazione dei turni, che tenga conto dei rischi legati all’esposizione solare e al carico di lavoro, dotazioni e strumenti adeguati, con interventi immediati sulle postazioni prive di coperture, un confronto immediato con l’azienda e le autorità competenti, per porre fine a una condizione lavorativa che non può più essere ignorata.
“Le guardie giurate svolgono un servizio essenziale per la sicurezza – conclude il segretario Lai – ma non possono essere trattate come invisibili. È ora che qualcuno se ne accorga.”


La Cisl Gallura lancia l’allarme sul numero crescente di dimissioni volontarie che, nelle ultime settimane, si stanno registrando in diversi settori produttivi del territorio. Solo nel mese di maggio di quest’anno il sindacato ha raccolto centinaia di segnalazioni di lavoratrici e lavoratori dimissionari, provenienti soprattutto da comparti chiave come turismo, ristorazione, servizi, logistica, agricoltura e artigianato.

“Non si tratta di un’onda passeggera – sottolinea il segretario generale della Cisl gallurese, Bruno Brandano –, ma di un segnale forte che arriva in modo diffuso, capillare e costante. E non è dettato dalla mancanza di voglia di lavorare, come qualcuno vorrebbe far credere: oggi i giovani sono informati, più consapevoli, e non accettano più condizioni di lavoro che non rispettano la loro dignità. Spesso si dimettono proprio perché trovano un’alternativa più seria, più regolare, più umana.”

Tra le principali criticità emerse, che starebbero portando alle dimissioni volontarie, ci sono ore di lavoro superiori a quanto previsto dal CCNL, modalità di retribuzione non trasparenti (con conseguenze dannose sulla pensione e sulla sicurezza contributiva), assenza di tutele reali, in particolare nei contratti stagionali, mancanza di prospettive e di valorizzazione personale.

Secondo la Cisl della Gallura, il fenomeno è la spia di un disagio profondo: “il lavoro c’è – spiega ancora Brandano -, ma manca spesso la qualità del lavoro. Molti scelgono di dimettersi non per disinteresse, ma per evitare di restare intrappolati in circuiti irregolari, dove il rispetto del contratto è opzionale e la crescita professionale è inesistente. Il messaggio che ci arriva dai giovani è chiaro, vogliono lavorare, ma con dignità. Rifiutano turni massacranti, buste paga opache, orari infiniti e fanno bene. Chi è costretto a lavorare fuori dalle regole, spesso senza contributi o tutele, si sta giocando il futuro e noi non possiamo permetterlo. Serve una svolta culturale e contrattuale. Se vogliamo trattenere i nostri giovani, dobbiamo garantire loro stabilità, rispetto dei diritti, e un futuro dignitoso. Il territorio ha bisogno di qualità, non di scorciatoie. La nostra porta – conclude il segretario Cisl – è aperta, siamo pronti ad avviare un confronto serio per istituire un tavolo territoriale permanente sulla qualità del lavoro, che coinvolga imprese, istituzioni e parti sociali, e che rimetta al centro la persona, il contratto e la dignità.”


Il percorso dei congressi territoriali della CISL sarda oggi fa tappa in Gallura.

A Budoni si svolge il Congresso della Ust Gallura.

“Il coraggio di partecipare la forza di proporre” è lo slogan diretto e chiaro per una CISL territoriale che ha da sempre sviluppato una proposta articolata e avanzata, sia sotto il profilo dello sviluppo che del dialogo sociale. La Gallura presenta una fotografia di contrasti e opportunità da sviluppare ancora meglio, unendo le forze e unendo i settori strategici con quelli da rilanciare. Il tutto con un miglioramento e maggiore diffusione dei servizi pubblici e della sanità.

La CISL Gallura è cresciuta negli anni con un modello partecipativo e con un’idea di società inclusiva e attenta ai bisogni, vecchi e nuovi, delle persone e delle comunità.

A Budoni il Segretario Generale Bruno Brandano introdurrà i lavori, atteso per fine mattina l’intervento di Pier Luigi Ledda leader della CISL sarda mentre le conclusioni saranno affidate a Giorgio Graziani, Segretario Confederale Nazionale Cisl.

La relazione di Bruno Brandano sintetizza al meglio un percorso ideale, di valori e di proposte concrete, misurabili e percorribili.

Dentro una chiave di lettura interessante, sociale e di visione partecipativa, la CISL Gallura si muove nelle direttrici del cambiamento agito, che rigenera i territori e la vita delle persone.

Il rilancio del territorio ha necessità di iniziative forti e su vari fronti strategici e di sviluppo. Tenere insieme interessi e bisogni, per unire i problemi in una cornice di dialogo sociale.

Le Proposte concrete per il territorio

Sostegno all’ET di SOS Enattos – Un patto per la qualità del lavoro in Gallura –

– Rete territoriale di politiche sociali – un patto inter-istituzionale sulle Politiche di genere – Tavolo sulla sicurezza sul lavoro

Brandano chiude la relazione con una immagine efficace.

“La speranza è il motore silenzioso di ogni cosa. La CISL Gallura ci crede e lo vuole fare insieme”.

L’intervento di Pier Luigi Ledda al Congresso della CISL Gallura.

Siamo In Gallura, a Budoni, in una terra che conosce la fatica vera, quella quotidiana, e la dignità silenziosa di chi lavora con impegno ogni giorno.

La Gallura non è una cartolina, la CISL lo afferma da sempre. La Gallura è un gioco di contrasti, difficoltà e prospettive, che vanno oltre la narrazione facile e non veritiera.

Le proposte della CISL gallurese, analitiche e pragmatiche, sono in armonia con l’azione della CISL sarda.

Ne fanno parte.

E con lo spirito di partecipazione abbiamo anche oggi verificato insieme, che il percorso è comune, accanto alle persone e ai territori dell’Isola. I fili delle trame, delle problematiche attuali e del futuro, ci confermano la forza della CISL inclusiva e responsabile.

Serve passione e concretezza e agire sempre insieme come ha richiamato oggi la relazione della CISL Gallura.

L’unicità della Sardegna deve diventare valore economico.

La visione della CISL Gallurese ha una prospettiva di urgenze da definire e di questioni più strutturali, ma sono tutte da mettere insieme e risolvere, come un insieme e di fili che sono più robusti e tenaci.

Come questo territorio, un insieme di comunità in cammino.

Il Congresso Cisl Gallura conferma alla guida della confederazione territoriale Bruno Brandano. In Segreteria con lui Eleonora Careddu e Salvatore Spanu.

Auguri di buon lavoro da tutta la CISL sarda.
Notizie Oristano
Il Congresso della CISL Oristano si svolge oggi a Tramatza. Con lo slogan
“Partecipazione e Lavoro per la crescita e lo sviluppo del Territorio” la UST guidata da Alessandro Perdisci proporrà i temi strategici più rilevanti, per uscire dalla crisi socio-economica e dare speranza e futuro alle nuove generazioni.
Atteso in mattinata l’intervento di Pier Luigi Ledda, Segretario Generale della CISL Sarda, mentre le conclusioni saranno affidate a Mattia Pirulli, Segretario Confederale Cisl. L’Oristanese vive una serie di problematiche irrisolte che purtroppo hanno nel tempo determinato ulteriori negatività. A partire dal lavoro e dalla tenuta dei servizi. Ma ci sono anche le opportunità e le prospettive, ragione per la quale la CISL ha scelto una traiettoria propositiva e determinata, partecipativa e responsabile. Mettere insieme le potenzialità territoriali in chiave strategica e strutturale è una sfida che la CISL di Oristano da tempo chiede di definire con una alleanza di tutte le forze. L’ambiente e l’unicità dell’Isola e quindi dei luoghi del territorio, possono diventare un potenziale concreto che diventa realtà di sviluppo. E con questi l’agroindustria i servizi e la piccola media impresa. Potenziando i servizi pubblici e migliorando l’offerta sul versante socio assistenziale e welfare di prossimità la CISL di Oristano vuole dare il suo contributo alle proposte articolate della CISL sarda che si avvicina al suo Congresso del 28/29 Aprile a Cagliari. Oggi uniamo i fili dello sviluppo e del futuro a Oristano.
Alessandro Perdisci, Segretario generale Ust, introduce i lavori con una relazione molto chiara e propositiva sui temi dello sviluppo e del lavoro, della giustizia sociale per un territorio più inclusivo. Serve una politica territoriale che mette al centro i diritti e le vere opportunità, attrattive e virtuose, per generare ricadute e risposte strutturali per i giovani che restano e per le comunità che resistono. I principali settori produttivi del territorio e quelli che emergono, nelle transizioni da gestire e accompagnare, sono elementi da mettere insieme per rendere competitivo l’oristanese. Una cerniera che tiene insieme come elemento centrale anche gli altri territori, con visione integrata. Rilanciare la Sardegna centrale è fondamentale per tutta la Sardegna, partendo da migliori infrastrutture e servizi pubblici che sono ancora insufficienti.
Un rilancio efficace può superare la marginalità, un ritardo che non deve portare allo spopolamento ma a valorizzare l’unicità della Sardegna e quindi di questo territorio, con le sue unicità e peculiarità. La Provincia di Oristano merita risposte strutturali e non episodiche. La analisi non basta, ma una robusta azione di rilancio, con visione coraggio e determinazione. Condividere e partecipare è la stella polare per ridare dignità e futuro all’oristanese.
Marco Boi è stato confermato segretario del Sindacato dei lavoratori di Poste Italiane della Cisl di Oristano. Ad affiancarlo nella segreteria ci saranno Rossella Battelli e Diego Vidili. Erano presenti al nono congresso la segretaria regionale Slp Cisl, Emma Elisa Ruzzeddu, e il segretario generale della Cisl di Oristano Alessandro Perdisci. In provincia di Oristano il Sindacato dei lavoratori di Poste Italiane della Cisl conta 160 tesserati. “Per avere un sindacato più forte serve una rete di rappresentanza solida, capace di coinvolgere tutti i lavoratori, dai più esperti ai nuovi assunti”, ha dichiarato Marco Boi, sottolineando l’importanza di un’organizzazione capillare e inclusiva. “Lavoreremo per un sindacato realmente rappresentativo”, ha aggiunto il segretario, “senza mai dimenticare i valori che ci contraddistinguono. Ogni settore deve avere voce e ogni lavoratore deve sentirsi rappresentato”.
Proseguono gli incontri territoriali della Cisl sarda, che affronta il tema dell’agroalimentare e dell’ambiente venerdì 13 dicembre, alle 16 a Oristano (sala ex Istituto di scienze religiose San Pio X, via Cagliari 181) con l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gian Franco Satta, esperti universitari, rappresentanti delle associazioni agricole e delle imprese. “La Sardegna – spiega Alessandro Perdisci, segretario territoriale della Cisl – è una regione caratterizzata da una straordinaria ricchezza ambientale, culturale ed agroalimentare. La Provincia di Oristano, in particolare, si distingue per la sua identitàrurale, la qualità dei suoi prodotti agricoli, la biodiversità dei suoi ecosistemi e delle sue attrazioni turistiche. Il sindacato ha voluto dedicare un incontro a questi temi, pilastri strategici dell’Isola e di questo territorio. Il settore agroalimentare – sottolinea Perdisci – è il cuorepulsante dell’identità territoriale di molte comunità e, per valorizzarlo appieno, è fondamentaletener conto, anche delle dimensioni economiche, culturali ed ambientali, promuovendo unavisione sostenibile e rispettosa anche delle tradizioni locali. L’attività agricola inoltre ha la potenzialità di essere anche rigenerativa: può cioè, contribuire attivamente al miglioramentodell’ambiente, attraverso pratiche che favoriscano la fertilità dei suoli, la biodiversità ed ilrisparmio idrico. Come sempre, ci confronteremo con esperti e con il mondo politico per presentare le nostre proposte”.
Ai lavori, moderati da Federica Tilocca, segretaria regionale della Cisl, interverranno Giuseppe Melis, docente del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Cagliari, il presidente di Coldiretti Oristano Paolo Corrias, il presidente di Confagricoltura Oristano Antonio Sanna, il presidente del Consorzio di Bonifica di Oristano Carlo Corrias, il presidente della 3A Latte Arborea, Remigio Sequi, il direttore del Centro Marino, Paolo Mossone, ’assessore dell’Agricoltura Gian Franco Satta. Chiuderà i lavori il segretariogenerale della Cisl, Pier Luigi Ledda.
Notizie Sassari
Le Organizzazioni sindcali del territorio hanno sintetizzato in una nota stampa unitaria, Confederazioni e Categorie, i primi risultati del confronto con la Regione sulla profonda crisi della sanità sassarese.

Riportiamo di seguito il testo del documento.

Si è svolto lo scorso giovedì 8 a Cagliari, l’incontro convocato dall’assessorato alla sanità e relativo alla vertenza territoriale. Erano presenti l’Assessore regionale alla Sanità, i Commissari delle ASL e dell’AOU di Sassari, il Direttore di Ares e le rappresentanze sindacali di CGIL, CISL e UIL confederali e di categoria.
Un incontro che nella volontà espressa dall’assessore si realizza al termine e in conseguenza del lungo e intenso percorso di mobilitazione dei lavoratori, che ha prodotto la grande manifestazione pubblica svoltasi recentemente a Sassari, realizzatasi in forza della procedura di raffreddamento presso la Prefettura, conclusasi von esito negativo.

Le nostre Organizzazioni ritengono positivo l’avvio formale del confronto, che per la prima volta appare strutturato e coerente con il livello dei problemi che si devono affrontare, segnando il riconoscimento istituzionale delle tante criticità sollevate in questi mesi e dell’intensa attività dei sindacati confederali.
La presenza dell’Assessore e dei vertici delle aziende sanitarie rappresenta un primo segnale di attenzione e, per come si è realizzato, lascia intravedere una concreta apertura al dialogo ormai non più rinviabile.
Al tempo stesso, CGIL, CISL e UIL sottolineano che si tratta solo di un punto di partenza: la nostra attenzione resterà altissima affinché le parole si traducano, finalmente, in azioni concrete e tempestive.
Abbiamo affrontato il confronto con piena disponibilità e senso di responsabilità, disposti ad ascoltare le proposte di risoluzione delle diverse problematiche e al contempo pronti a suggerire, modifiche e interventi sull’organizzazione e sulle norme che regolano il sistema. Per questo manteniamo la necessaria risolutezza che, la gravità delle criticità e della complessiva situazione sanitaria, richiedono.
Abbiamo scelto di accettare il confronto certamente con spirito costruttivo, ma anche con la ferma determinazione a non arretrare rispetto ai diritti dei lavoratori e alla tutela del diritto alla salute dei cittadini.
L’elenco delle problematiche è infatti lungo e articolato, toccando aspetti che spaziano da questioni di stretta natura contrattuale e sindacale fino a temi di più ampia valenza, che riguardano direttamente il diritto alla salute e i servizi essenziali per l’intera collettività del territorio di Sassari e del nord-ovest della Sardegna.


Oggi iniziano i Congressi delle Confederazioni Territoriali della CISL sarda, le UST. Con lo slogan “La Persona al Centro” il primo Congresso è quello di Sassari.
Un territorio che rinasce, che resiste, propone e si mobilita. In un gioco di contrasti tra prospettive e problematiche aperte, la CISL si conferma a Sassari una forza responsabile dinamica e attenta a tutte le sfumature sociali e dello sviluppo. Una CISL presente e diffusa. In un territorio che ha, nel suo DNA, un forte protagonismo sociale e sindacale della CISL.
Introduce i lavori Sergio Mura Segretario Generale UST e presiede Massimo Pinna Segretario Generale FNP Sassari. Al tavolo Sauro Rossi Segretario Confederale CISL ed il leader della CISL Sarda Pier Luigi Ledda che chiuderà i lavori del primo giorno.
Parte da Sassari il percorso dei Congressi confederali sardi.
L’intervento del Segretario Generale della CISL Sarda Pier Luigi Ledda chiude la prima giornata di lavori del Congresso della CISL di Sassari. Analisi e proposte, razionali e di valore; un filo comune che lega il territorio alle tematiche regionali, uno sviluppo che deve rigenerare il sassarese in tutte le sue comunità, partendo dai bisogni e da un sistema articolato che deve “tenere insieme” le persone. Sassari, con i suoi contrasti, di potenzialità e problematiche, è un territorio umano e sociale, che può e deve crescere in maniera giusta e inclusiva. L’Agenda sociale, concreta e percorribile, che la CISL propone, si muove da Sassari verso gli altri territori. Il Coraggio della Partecipazione.
La CISL di Sassari parteciperà al Congresso regionale della CISL sarda, il prossimo 28 aprile, con idee e proposte chiare; i fili dello sviluppo, del cambiamento necessario, del lavoro e della giustizia sociale, si uniranno a quelli degli altri territori per rafforzare i fili, le trame della CISL Sarda.
Idee e proposte rafforzate e condivise da un Congresso UST molto partecipato e pieno di contenuti e la giusta direzione di marcia, che si chiude con un forte sostegno al disegno organizzativo e di azione: confermato alla guida della CISL Sassarese Sergio Mura con la sua Segreteria, composta da Alessandro Marcellino e Maria Giovanna Mela. Una grande sfida parte da Sassari, per tutta la CISL sarda, che si completerà nei prossimi giorni con gli ultimi Congressi di Federazione e le altre UST.
Auguri di Buon Lavoro, assieme, da tutta la CISL Sarda.
Tornano in piazza i sindacati della sanità del nord ovest Sardegna.
Stamattina a Sassari centinaia di lavoratori del sistema sanitario sono scesi in piazza per una manifestazione di protesta contro le tante inefficienze e per chiedere alla dirigenza aziendale e alla politica interventi immediati. Fra le problematiche più pressanti ci sono il sovraffollamento dei reparti ospedalieri, la carenza di personale e le liste d’attesa infinite. “Protestiamo contro il declino della sanità nel territorio, declino legato alla mancata applicazione della legge Dm 77 relativamente all’attivazione delle case della salute, degli ospedali di comunità, e questo genera una serie di problemi a partire dal sovraffollamento ospedaliero, che si ripercuotono sull’utenza e sul personale, spesso carente in numero e costretto a sobbarcarsi turni di lavoro massacranti”, sostiene il segretario Cisl Fp di Sassari, Antonio Monni.

Di sovraffollamento dei reparti parla anche Gianmario Sardu, della segreteria territoriale Cisl Fp: “In particolare alcuni reparti, come per esempio quelli dell’area internistica, subiscono grandi sollecitazioni da parte del territorio e di cittadini, e ogni giorno sono stracolmi di pazienti, stipati in barelle e posti letto aggiuntivi”.

La Cgil preme sulle liste d’attesa: “Chiediamo un cambio di passo a partire dall’organizzazione delle attività, da una buona retribuzione del personale coinvolto e da scelte chiare relativamente ai cup, che oggi sono in parte terziarizzati, in parte gestiti direttamente dalle aziende sanitari, cosa che genera confusione e che non permette ai cittadini di avere risposte concrete”, spiega il segretario generale della Cgil di Sassari, Massimiliano Muretti. Augusto Ogana, rappresentante della segreteria regionale Uil Fpl, chiede che si parta dalla stabilizzazione del personale precario: “La malagestione riguarda anche la stabilizzazione dei dipendenti precari, infermieri, oss, medici, amministrativi. Nelle strutture c’è carenza di personale e questo chiaramente determina inefficienza in tutto il sistema sanitario”.
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“Microcredito e inclusione, strumenti finanziari per l’integrazione degli immigrati”: è il tema del convegno organizzato dalla Cisl sarda e dall’Anolf Sardegna a Cagliari, martedì 27 maggio nella sala conferenze del Banco di Sardegna (viale Bonaria 33). I lavori – alle 9.30 – saranno aperti dai saluti del Segretario generale della Cisl, Pier Luigi Ledda, da Desirè Manca, assessora regionale del Lavoro, dal Sindaco di Cagliari, Massimo Zedda. Interverrà, poi, il direttore della Caritas Diocesana, don Marco Lai. Alle 10 è previsto un primo confronto su ‘Microcredito e microfinanza: strumenti per costruire integrazione e sviluppo’, moderato dal giornalista Sergio Nuvoli che intervisterà Marco Paoluzi, responsabile Area Credito Banche, Ente Nazionale per il Microcredito e Giuseppe Pirisi, responsabile microcredito Banco di Sardegna. Dalle 11 spazio alle testimonianze sulle ‘buone pratiche’ maturate in Sardegna: interverranno Mohamed Gaye (Costa d’Avorio), Munara Sydykova (Kirghizistan) e suor Pierina Careddu, direttrice della Caritas della Diocesi di Nuoro. A seguire, la Segretaria regionale della Cisl, Federica Tilocca, parlerà di ‘Microcredito e sviluppo: la Sardegna inclusiva che vogliamo’, la presidente di Anolf Sardegna, Genet Woldu Keflay , illustrerà ciò che fa l’Associazione sul fronte del microcredito e dell’inclusione, mentre il segretario generale della First Sardegna, Ettore Erriquez, spiegherà quale è l’impegno del sindacato del credito nella promozione del microcredito per l’inclusione sociale. Di credito, coesione sociale e benessere si parlerà nella tavola rotonda moderata dal giornalista de L’Unione Sarda Giuseppe Meloni, con focus sul valore della mediazione interculturale nei percorsi d’impresa. Interverranno Carlo Pilia, presidente dell’Associazione Mediatori Mediterranei, Silvana Tilocca, esperta di salute e immigrazione, Anna Puddu, Assessora alla salute e benessere delle cittadine e dei cittadini del Comune di Cagliari, Paolo Cuscusa, Presidente Anteas Sardegna. I lavori del convengo saranno chiusi dal Segretario generale della Cisl Sardegna, Pier Luigi Ledda.
“33 anni fa la strage di Capaci, il tragico assassinio di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e dei suoi tre uomini della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Non bisogna dimenticare quella pagina davvero terribile della nostra storia. Mai abbassare la guardia nei confronti della criminalità organizzata e dei suoi tentacoli che vanno debellati con il contributo di tutti: istituzioni, imprese, sindacati, societa’ civile. Non c’e’ sviluppo, rispetto per la dignità del lavoro, progresso sociale, senza legalità”. Daniela Fumarola
Oggi si tiene il “Coordinamento Industria” della CISL sarda. Una sintesi importante per verificare e aggiornare analisi e proposte; mettere insieme criticità e opportunità di un settore che rimane per la CISL strategico e decisivo per il rilancio e lo sviluppo dell’Isola. Occorre “generare futuro” con un’industria ancora settore trainante e fondamentale per la Sardegna. Dentro le varie transizioni, gli investimenti e l’evoluzione del tema “energia” la CISL sarda, con le categorie dell’industria, si pone in termini propositivi e con determinazione per incidere, partecipare al cambiamento e dare una svolta alle varie crisi dei poli industriali territoriali.
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