I riflettori sul Congresso della CISL sarda di spengono, dopo la grande partecipazione e condivisione delle tematiche sindacali, con alcune riflessioni e importanti conferme, impegnano la Segreteria regionale rieletta e tutto il gruppo dirigente. “Siamo – ha detto Pier Luigi Ledda appena rieletto – un’organizzazione con una visione, una prospettiva e un progetto per il futuro, perché crediamo che il cambiamento non si attenda, ma si costruisca con impegno e determinazione. Sono convinto che questo percorso congressuale ci abbia reso più forti, più consapevoli, più pronti a esercitare il nostro ruolo con passione, responsabilità e determinazione. Siamo qui per stare al fianco delle persone, per ascoltare davvero, per costruire soluzioni, per portare proposte concrete. Porteremo avanti con convinzione le nostre battaglie: per il lavoro, per il bene comune, per l’inclusione e la giustizia sociale”. Quello che rimane, alla fine di un congresso importante della CISL Sarda è un insieme di elementi, che impegnano e responsabilizzano il sindacato guidato da Pier Luigi Ledda.
Il primo elemento è la soddisfazione che diventa responsabilità, perché la proposta congressuale, elaborata nel corso di congressi territoriali e di categoria e sintetizzata nel congresso regionale, è passata tra le istituzioni e parti sociali, anche con la politica sarda presente al Congresso; questo è un primo passo per unire le forze e andare insieme in direzione di un patto sociale e di un’agenda sociale e di sviluppo condivisa. Perciò il Congresso della CISL sarda ha fortemente voluto e generosamente voluto offrire una proposta ampia e aperta di agenda sociale e di sviluppo, non con la bandiera della Cisl, una elaborazione offerta al dibattito delle parti sociali e delle istituzioni; un avanzamento culturale che ripropone, come alcuni decenni fa, una visione di società e dialogo sociale, dove istituzioni, corpi intermedi, intellettuali, insomma, tutte le forze positive dell’Isola si mettono insieme, per far germogliare la rinascita e lo sviluppo, recuperando il tempo perduto sia in termini di riforme e innovazione istituzionale, sia in termini di costruzione di una vera e propria rinascita strategica.
Il secondo elemento è quello di tipo strategico, perché il congresso ha delineato e condiviso le priorità per la Sardegna. Ha messo in fila e assieme una serie di tematiche che costituiscono le priorità strategiche dell’azione sindacale.
Una piattaforma operativa per i prossimi anni e per il medio periodo, che può ridare vigore e forza alla rinascita inclusiva e di equità sociale alla Sardegna, partendo dai territori dalle comunità e dai loro bisogni vecchi e nuovi, a partire dalla sanità, dall’energia e infrastrutture materiali e immateriali, delle varie diseconomie e delle politiche sociali e socio assistenziali. Sullo sfondo il tema dello spopolamento e della denatalità a cui si lega il tema delle competenze e del valore del lavoro.
Il terzo elemento è di natura interna, perché la Cisl ha confermato la sua radice e vocazione di soggetto riformatore e responsabile, che con la partecipazione e col pragmatismo cerca di interpretare il suo ruolo di rappresentanza sociale per l’Isola, dando valore ai territori e al protagonismo dal basso. Si cammina verso il cambiamento e non lo si aspetta o subisce.
Sempre sul fronte interno il con il congresso, la Cisl ha determinato una serie di opzioni di miglioramento e rafforzamento del suo agire, sia sul versante della comunicazione, con la nascita del nuovo sito web
www.cislsardegna.it e anche della formazione, con il piano quadriennale della formazione, con una consapevolezza che il cambiamento deve essere agito; è una porta che si può aprire solo dall’interno. Con queste ragioni ideali e di proposta rinvigorite dal dibattito congressuale, prosegue con rinnovata motivazione e determinazione la costruzione delle trame del futuro, con il coraggio della partecipazione, per dare la Sardegna un futuro di giustizia sociale, inclusione e sviluppo radicato e diffuso. Il cammino prosegue con queste idee chiare e con strategie determinate.