Conferenza stampa Gennaio 2025
“La Sardegna non può permettersi una prolungata situazione di incertezza, né tanto meno un ritorno alle urne anticipato. Sarebbe una sciagura per l’intero sistema economico isolano, per le delicate vertenze aperte, per la già lenta spendita dei fondi europei e del PNRR”. E’ la posizione della Cisl sarda, espressa stamane dal segretario generale, Pier Luigi Ledda, nel corso di una conferenza stampa sulle prospettive e le proposte del sindacato per il 2025.
“Non vorremmo che la macchina amministrativa subisse rallentamenti o, peggio, si fermasse in attesa che si chiarisca la vicenda della richiesta di decadenza per la presidente – ha detto ancora il segretario -, occorrono garanzie sul proseguo della legislatura e sulla piena efficacia di tutti i provvedimenti assunti dalla Giunta”.
Il 2025 si prospetta come un anno complesso, sia sotto l’aspetto economico che sociale. “La Sardegna, come altre regioni italiane, si trova ad affrontare sfide significative legate alle incertezze geopolitiche, al rallentamento economico globale e alle crescenti difficoltà sociali. Non possiamo permetterci – ha detto il leader della Cisl – di aspettare passivamente decisioni nazionali ed europee: riteniamo che il confronto tra i livelli istituzionali – nazionale, regionale e locale – debba essere più incisivo e costruttivo. Serve un patto per la coesione sociale e lo sviluppo della Sardegna, un patto sociale basato sulla responsabilità reciproca, che coinvolga istituzioni, imprese e parti sociali per affrontare insieme le emergenze e costruire un futuro più stabile e prospero per i cittadini sardi. Abbiamo da tempo sollecitato – ha ricordato Ledda – il coinvolgimento degli attori locali, ma i risultati sono ancora limitati. Serve un cambio di passo, con l’obiettivo di superare le criticità e realizzare interventi che possano davvero fare la differenza per il futuro dell’Isola”.
In un contesto economico e sociale sempre più complesso, come quello della Sardegna, “il dialogo sociale – secondo Ledda – è una leva indispensabile per affrontare le sfide del mercato del lavoro, favorendo la coesione tra lavoratori e imprese e promuovendo uno sviluppo sostenibile e inclusivo. Rinnoviamo l’impegno per diffondere una cultura del lavoro fondata su tutele, retribuzioni giuste e occupazione stabile, partecipando attivamente ai tavoli di confronto relativi ai principali strumenti di programmazione regionale, quali il DEFR, la Legge di Bilancio e di Stabilità, il PRS e i diversi Piani Settoriali.