Mercoledì, 21 maggio 2025 17:35:27
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IncontriamoCisl su sanità

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Prima tappa a Sassari del percorso di analisi, proposta e partecipazione promosso dalla CISL Sarda e realizzato dai territori; si parla di Sanità, con i vertici del sistema sanitario sardo, la Giunta Regionale e le istituzioni locali. Obiettivi concreti e proposte per migliorare i servizi sui territori.
Il percorso di incontri territoriali IncontriamoCisl vuole essere un arricchimento importante ed uno stimolo dal basso, per generare e implementare la proposta complessiva e l’azione stessa della CISL Sarda, verso il Congresso del 2025. IncontriamoCisl mette insieme i contenuti e proposte della Cisl sarda, declinate con le specifiche di ogni territorio. Da una cornice Istituzionale regionale, con l’evento del 26 Luglio 2024, che ha sviluppato con le Istituzioni Regionali e Locali e non ultima l’Europa, il tema dell’autonomia, delle riforme e del rapporto tra Regione Enti Intermedi ed Enti Locali, si articolano a seguire gli altri macro temi che vengono sviluppati nelle otto iniziative territoriali.
L’iniziativa del territorio di Sassari all’interno del percorso di proposta e partecipazione della CISL Sarda affronta il tema della Sanità. Le problematiche del territorio sono un elemento comune con il resto dell’Isola e sono riassunte nel documento formulato dalla USR Sardegna, presentato alla Giunta Regionale nei mesi scorsi.
Emergenza sanità a Sassari e in tutto il nord-ovest della Sardegna.
Dopo aver provato ogni via possibile, ormai le rappresentanze sindacali confederali hanno concordato la messa in stato di agitazione del settore complessivo della sanità. La sanità è per la Cisl di Sassari e per le categorie interessate (FP, Medici, Fisascat, Filca) un settore che necessita di essere inquadrato secondo la nostra visione sindacale. Noi partiamo dall’esigenza predominante di porre l’essere umano al centro di qualsiasi ragionamento. L’essere umano, compreso il lavoratore, con tutte le sue necessità e i suoi bisogni.
Da questo deriva ogni possibile azione da sviluppare direttamente come sindacato. E oggi la deriva della sanità deriva dal fatto di aver messo al centro assurde burocrazie e comportamenti tali da disintegrare le professionalità dei lavoratori e nello stesso tempo le aspettative dei cittadini. Difficile dire cosa oggi funziona, se non l’enorme spirito di sacrificio e la buona volontà dei lavoratori che, a titolo diverso, s’impegnano per la sanità. La sanità nella provincia di Sassari sta attraversando una crisi profonda. La situazione si è ulteriormente aggravata negli ultimi anni, mettendo in difficoltà non solo gli operatori sanitari, ma soprattutto i cittadini che dipendono dal sistema per l’accesso ai servizi essenziali. I principali ospedali della zona, come quello di Sassari e Alghero, affrontano difficoltà nell’erogare prestazioni adeguate a causa della scarsità di medici e infermieri, lunghi tempi di attesa per visite e interventi, e reparti sotto pressione. La Cisl, attraverso le sue federazioni FP (Funzione Pubblica) e Medici, insieme alle altre organizzazioni sindacali confederali, prima attraverso la potente iniziativa del TIPS e poi con il confronto serrato con le istituzioni, ha preso una posizione chiara e determinata su questo tema, chiedendo interventi urgenti e mirati per risolvere le criticità del sistema sanitario locale. Il sindacato sottolinea come la crisi non sia soltanto frutto di circostanze contingenti, ma di un mancato investimento a lungo termine in risorse umane e infrastrutture. Negli ultimi anni, infatti, la politica di contenimento dei costi ha portato al blocco del turnover e alla precarizzazione di molti contratti, con gravi conseguenze sulla qualità dei servizi.
Di particolare rilievo è che all’interno della crisi della sanità vengono coinvolte con pieno diritto di rappresentanza anche le categorie Fisascat (co-firmataria di contrattazione del “terzo settore”) e Filca (per gli aspetti dell’edilizia sanitaria) che portano avanti le rivendicazioni dei tantissimi lavoratori diretti e dell’indotto. Uno dei punti centrali su cui la Cisl insiste è la necessità di stabilizzare i lavoratori precari, che rappresentano una parte considerevole del personale sanitario in provincia. Questo, secondo il sindacato, consentirebbe di ridurre l’emorragia di professionisti che lasciano il territorio per cercare migliori condizioni lavorative altrove. Inoltre, la Cisl chiede con forza l’assunzione di nuovo personale, soprattutto nei reparti più critici come il pronto soccorso e la medicina d’urgenza, dove la situazione è insostenibile a causa della carenza di medici e infermieri.
Il sindacato ha inoltre chiesto una riorganizzazione del sistema sanitario locale, in modo da garantire una migliore distribuzione delle risorse sul territorio e una maggiore efficienza nella gestione delle strutture. In questo contesto, la Cisl, unitamente a Cgil e Uil, ha espresso una forte preoccupazione per la possibile chiusura o ridimensionamento di alcuni servizi territoriali, come quelli offerti dalle piccole strutture ospedaliere o dai poliambulatori nelle aree più periferiche della provincia.
La Cisl di Sassari mantiene salda la posizione unitaria, con Cgil e Uil, di avere e mantenere un tavolo di confronto con la Regione Sardegna e le autorità locali, affinché si avvii una vera riforma del sistema sanitario che metta al centro il diritto alla salute dei cittadini e la dignità dei lavoratori del territorio. E sono altrettanto importanti i contributi delle Categorie che hanno lavorato con la UST di Sassari all’evento a cui hanno partecipato Istituzioni regionali e territoriali, manager del SSR ed esperti del settore.
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