Martedì, 01 luglio 2025 22:25:45
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“Accogliamo con favore l’annuncio della Regione sulla volontà di concludere il percorso sul DPCM energia, che rappresenta un passaggio fondamentale per la programmazione energetica della Sardegna. Tuttavia, rimangono molte ombre e forti incertezze su più fronti cruciali per il futuro industriale dell’Isola”. È il commento del segretario generale della Cisl, Pier Luigi Ledda, al termine dell’incontro tra le organizzazioni sindacali l’assessore regionale all’Industria, Emanuele Cani, convocato per fare il punto sullo stato delle principali vertenze industriali in Sardegna.

La CISL sottolinea l’urgenza di un chiarimento istituzionale sul ruolo strategico della centrale di Fiume Santo, che, secondo quanto riportato, non sarà formalmente definita come tale nel testo finale del DPCM. Tuttavia, afferma Ledda “va valutato positivamente che il DPCM, pur senza un riconoscimento formale di strategicità, apre comunque alla valorizzazione della centrale di Fiume Santo all’interno della politica energetica regionale, lasciando spazio per un suo utilizzo nella fase di transizione.

La Regione giustamente insiste nel considerare Fiume Santo un’infrastruttura strategica per il sistema elettrico sardo – sottolinea il leader della Cisl sarda -. La mancata definizione in tal senso resta un limite, ma è significativo che nel DPCM emerga un’apertura alla valorizzazione della centrale. Su questo serve ora una forte azione politica e tecnica congiunta”.

Analoga attesa e preoccupazione riguarda il tema della chimica verde a Porto Torres, dove – nonostante alcune attività avviate – non si registrano ancora sviluppi concreti o piani industriali definiti da parte degli attori coinvolti. Nel corso dell’incontro, è stato confermato che per Portovesme Srl e Sider Alloys restano in campo scenari incerti e interlocuzioni ancora in fase iniziale, spesso su binari paralleli e poco trasparenti.

“Non possiamo accettare il continuo rimpallo tra due ipotesi su Sider Alloys, da una parte l’attuale proprietà ancora sostenuta dal Governo e da un pool di banche con ingenti risorse, dall’altra un potenziale investitore greco di cui ancora non si conoscono i piani reali. La stessa incertezza regna su Portovesme Srl. Serve trasparenza, chiarezza e un cronoprogramma serio,” ha detto il segretario. Su Eurallumina, pur registrando positivamente l’annuncio della trasmissione imminente del DPCM al Consiglio dei ministri, la CISL chiede massima attenzione sulla questione dello scongelamento dei beni e sulla tempistica di ripresa operativa dello stabilimento. “Occorre un impegno forte e immediato del governo anche a livello diplomatico per risolvere l’impasse internazionale che blocca la ripartenza dell’attività”, ha aggiunto Ledda. Durante il confronto con l’Assessore Cani, è stata condivisa tra Regione e organizzazioni sindacali la necessità di un incontro urgente con il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, per fare il punto complessivo sul quadro industriale sardo. “Serve una sede istituzionale chiara dove affrontare in modo organico tutte le criticità, dalla chimica alla metallurgia, fino alla riconversione energetica. La convocazione di un tavolo nazionale è ormai improrogabile,” ha ribadito il segretario Cisl, per il quale “è necessaria una posizione unitaria e convergente tra Regione e parti sociali, da portare al tavolo nazionale in modo coeso. Non possiamo continuare con una gestione frammentata e disordinata delle crisi industriali. Serve una regia chiara, unitaria, e una visione per il futuro del lavoro in Sardegna,” ha concluso il Pier Luigi Ledda.
Oggi la Segreteria Regionale della CISL Sardegna, con il Segretario Confederale Mirko Idili, ha presentato, in audizione presso la II Commissione del Consiglio Regionale, il documento di proposta “Verso un Sistema Educativo Integrato per la Sardegna”.
Obiettivo dell’intervento è stato offrire un contributo strategico per il superamento della frammentazione del sistema educativo regionale, auspicando una riforma organica e condivisa, capace di coniugare qualità, equità e sviluppo.

I principali contenuti del documento presentato sono i seguenti:
– Analisi critica del contesto regionale
– Alta dispersione scolastica (17,6%), disoccupazione giovanile (32,4%) e bassa quota di laureati
– Disparità territoriali, povertà educative, carenze strutturali e digital divide

Visione proposta dalla CISL Sardegna:
– Istituzione di un Sistema Educativo Integrato Sardo che superi la dicotomia tra istruzione e formazione
– Valorizzazione dei territori, centralità della persona, pari dignità dei percorsi (liceali, tecnici, professionali)
– Promozione dell’educazione come leva per coesione sociale, crescita e cittadinanza attiva
– Collaborazione attiva nella costruzione di un patto educativo per la Sardegna, coerente con l’Agenda 2030 e il Pilastro europeo dei diritti sociali

Si è concluso con una sintesi di elevato valore etico e sociale, in una chiava di lettura pragrmatica e partecipartiva, il Convegno Microcredito e Sviluppo.
“Abbiamo dimostrato che quando si parte dalle persone e si lavora con serietà, la speranza può diventare progetto.” Così Pier Luigi Ledda, segretario generale della CISL Sardegna, ha chiuso i lavori della giornata dedicata a Credito e sviluppo, organizzata oggi a Cagliari dalla CISL regionale e da ANOLF Sardegna. Al centro dell’iniziativa: il microcredito come leva di emancipazione, accompagnamento e fiducia, ma anche come simbolo di un nuovo modo di pensare la finanza: meno distante, meno selettiva, più orientata alle persone e ai territori.

“La CISL – ha detto Ledda – non si accontenta di difendere. Costruisce. Costruisce alleanze, percorsi, strumenti per rendere l’accesso al credito una questione di giustizia sociale. E rilancia: servono Patti territoriali per la finanza dello sviluppo, una regia pubblica forte e una visione partecipata delle politiche creditizie”. Federica Tilocca, segretaria regionale CISL Sardegna, ha sottolineato come la finanza non possa essere neutra. “Deve essere orientata, deve aiutare a tenere insieme crescita, lavoro, diritti. Questa giornata è solo l’inizio: vogliamo attivare sportelli, formare, accompagnare, essere presenti dove c’è bisogno di prossimità e visione”.
Genet Woldu Keflay, presidente di ANOLF Sardegna, ha aggiunto: “Abbiamo ascoltato storie di riscatto e di impresa. Ecco il nostro compito: far sì che chi arriva in Sardegna con un sogno, trovi strumenti per realizzarlo. Il microcredito è uno di questi. Ma serve una comunità che accompagna.”

Autonomia non è un privilegio. È un diritto. Ed è responsabilità.
La Sardegna deve tornare protagonista del proprio futuro.

L’autonomia e la specialità non possono restare parole vuote: devono diventare strumenti concreti per costruire politiche su misura, valorizzare le nostre risorse e mettere al centro lavoro, coesione e sviluppo.
Solo con visione strategica e responsabilità possiamo offrire opportunità vere alle generazioni presenti e future.

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Sit-in della CISL domenica 25 maggio presso l’Ambasciata israeliana a Roma per invocare l’immediato cessate il fuoco a Gaza.
L’iniziativa, alla presenza della segretaria generale Daniela Fumarola, si svolgerà dalle ore 10.00 alle 12.00, in Piazzale Don Giovanni Minzoni, nei pressi dell’ambasciata israeliana, per invocare la fine delle ostilità, la ripresa di negoziati democratici, la liberazione di tutti gli ostaggi e la costruzione una pace giusta e duratura, che punti al traguardo di “due popoli, due Stati”. “Serve uno stop immediato alla violenza – ha dichiarato Fumarola – per fermare il disastro umanitario in corso, permettere l’ingresso degli aiuti internazionali e sostenere una popolazione stremata, composta da donne, bambini e civili innocenti che nulla hanno a che fare con il terrorismo di Hamas. Bisogna fermare le bombe e costruire le condizioni per una tregua nella quale la diplomazia internazionale possa finalmente agire.”

“La CISL ribadisce con forza la condanna del terrorismo e l’urgenza di una soluzione politica basata sul riconoscimento reciproco, sulla sicurezza per Israele e sul diritto del popolo palestinese a un futuro di dignità, diritti, libertà e autodeterminazione, con il pieno coinvolgimento dell’Autorità Nazionale Palestinese e delle istituzioni democratiche”.
“Al sit-in parteciperanno delegazioni delle federazioni Cisl per dare voce a chi crede nella libera convivenza, nella giustizia e nel dialogo, nel segno dei diritti umani e civili”.

La Segretaria Generale della Cisl Daniela Fumarola intervenuta al Congresso della Cisl Piemonte aveva sottolineato la necessità di un immediato cessate il fuoco a Gaza “per fermare il disastro umanitario, permettere l’ingresso degli aiuti internazionali, sostenere una popolazione in ginocchio che nulla ha a che fare con i terroristi di Hamas. La campagna militare di Netanyahu – aveva osservato la leader della Cisl – ha creato macerie indicibili, un numero enorme di vittime innocenti, isolato centinaia di migliaia di persone privandole di cibo e medicinali. Una impostazione assurda, atroce, che è riuscita a isolare Israele persino dopo gli orrori del 7 ottobre 2023. Bisogna subito fermare le armi, dare una possibilità ad una tregua umanitaria per consentire di salvare vite di bambini, donne, persone fragili, che non possono sostenere ancora questa situazione. Serve un intervento forte dell’Onu, dell’Europa, della comunità internazionale per porre fine a questa barbarie e costruire condizioni di dialogo e negoziato con rappresentanti democratici dell’Anp, per arrivare da un lato alla condanna e la messa al bando del terrorismo di Hamas e dall’altra alla ricostruzione di una base di dialogo pacifico e una convivenza che garantisca ad ogni persona diritti umani e civili per una prospettiva di pace duratura”, ha concluso.

“Serve una visione ampia e strutturata per garantire il diritto alla mobilità dei sardi”. È la posizione della Cisl sarda, espressa oggi nel corso dell’incontro tra l’Assessora Regionale dei Trasporti, Barbara Manca, e le organizzazioni sindacali.
“Gli aerei per i sardi sono l’equivalente dell’alta velocità: servono per lavorare, curarsi, studiare. La mobilità è un diritto, non un privilegio”, ha dichiarato Pier Luigi Ledda, segretario generale Cisl Sardegna. “L’Italia e l’Europa devono investire nella Sardegna come fanno per tutte le altre comunità: la condizione di insularità non può essere ignorata né lasciata ai margini.”

Per Claudia Camedda, segretaria generale Fit Cisl Sardegna, “è fondamentale lavorare sul prezzo medio dei voli in continuità, ma anche sulla qualità e sull’affidabilità del servizio. Non tutti i sardi vivono vicino agli aeroporti: servono soluzioni eque, pensate per tutta l’isola.”

Cisl Sarda e Fit Cisl Sardegna sottolineano l’importanza di una visione intermodale dei collegamenti, che metta in relazione aerei e navi e garantisca un sistema di trasporto integrato tra Sardegna, penisola e resto d’Europa. Porti, aeroporti e territori devono essere parte di una rete efficiente, connessa, moderna.
“Una nuova politica di inclusione da parte dell’Unione Europea deve garantire attenzione concreta alla condizione dell’insularità, traducendola in misure permanenti e strutturali, non in deroghe temporanee. La Sardegna – concludono Ledda e Camedda – ha diritto a essere collegata come ogni altra regione europea. È una questione di equità e cittadinanza.