“Ogni morte sul lavoro è una ferita che colpisce tutta la comunità. La sicurezza non può essere trattata come un costo o una formalità, ma come un diritto imprescindibile. Servono più controlli, più formazione e cantieri sicuri prima che l’attività abbia inizio. Nessun profitto giustifica il rischio di perdere una vita umana. La CISL fermare questa strage silenziosa è una priorità assoluta”.
Oggi a Cagliari si è tenuto il Consiglio generale della Cisl Funzione Pubblica Sardegna, che eleggerà il nuovo Segretario generale regionale della Federazione e la nuova Segreteria.
Il reggente FP Sardegna Edoardo Bizzarro, in pensione dal primo luglio, ha salutato la FP dopo un mandato di Segretario Generale.
Ai lavori erabo presenti, Roberto Chierchia neo eletto Segretario generale nazionale della federazione e Pier Luigi Ledda, Segretario generale della Cisl Sarda.
Il parlamentino della FP Sardegna oltreché eleggere la nuova segreteria si confronta sui temi del lavoro pubblico e dei servizi, della valorizzazione dei lavoratori di tutti i settori in un confronto parallelo e virtuoso tra le azioni della FP nel Paese e sui territori e l’agenda delle priorità della CISL Sarda, che ha tra le questioni principali per il futuro dell’Isola anche i temi della FP, presenza dello Stato, enti locali e regionali, terzo settore e sanità privata ed il tema emergenziale e strategico, la sanità e le politiche sociali, oggetto in questa fase di una importante interlocuzione con la Regione Sardegna, che vede impegnata tutta l’Organizzazione.
Il Consiglio Generale della FP Sardegna ha eletto il nuovo Segretario generale regionale, Massimo Cinus.
Una scelta unanime che indica un percorso organizzativo e strategico della Federazione nell’Isola, con la CISL Sarda e con la CISL FP nazionale. Sono molti i temi che sfidano il percorso della FP in tutti i settori e comparti e sono molteplici le problematiche che interessano i lavoratori, le comunità e i territori. Eletti in Segreteria regionale con Massimo, Gianfranca Solinas e Paolo Curreli.
Il Segretario della Cisl sarda Pier Luigi Ledda interviene al Consiglio generale della FP Sardegna, articolando una riflessione importante sul ruolo dei servizi pubblici, della sanità e in generale della presenza del pubblico sul territorio dell’Isola.
“Il tema dei lavoratori e delle professioni presenti nell’Isola, in tutti i settori e comparti, è importante, ma è fondamentale il rilancio del settore pubblico, dei servizi e in particolare la sanità, su cui stiamo lavorando per un accordo importante e storico con la Regione, rappresentano una chiave di sviluppo e di crescita e di tenuta del tessuto economico e sociale della Sardegna.
Per queste ragioni l’elezione di Massimo Cinus alla guida della FP rappresenta per la CISL Sarda un progetto di rafforzamento e di forte coesione e sinergia tra la FP regionale la CISL sarda e la FP nazionale”.
L’intervento di Roberto Chierchia, Segretario Generale FP oggi a Cagliari al Consiglio generale FP Sardegna.
“La FP Nazionale giudica in maniera positiva e partecipativa il progetto della FP Sardegna che vede alla guida Massimo Cinus. Con questo spirito e motivazione le azioni della FP Sardegna, dentro le azioni e le politiche della FP Nazionale e della CISL Sarda, avranno un percorso più determinato e da fare “insieme”, riprendendo la parola chiave di Daniela Fumarola al Congresso Nazionale della CISL. In tutti i settori e comparti noi siamo in campo per dialogare negoziare e fare accordi, guardando sempre al merito e agli interessi e bisogni dei lavoratori. La FP gestisce trenta CCNL, in una dinamica complicata che richiede una forte determinazione e coraggio partecipativo e negoziale”.
Il Consiglio Generale della Cisl ha eletto oggi all’unanimità Daniela Fumarola Segretaria generale della Cisl.
Al fianco della Segretaria Generale, DanielaFumarola, i componenti della Segreteria Confederale: Andrea Cuccello, Ignazio Ganga, Giorgio Graziani, Mattia Pirulli e Sauro Rossi.
“Care delegate e cari delegati, vi ringrazio con tutto il cuore per aver dato vita a un Congresso così intenso e partecipato. In questi giorni avete riempito la nostra assise di idee, di proposte e di testimonianze appassionate. Ogni intervento, ogni voce, ha aggiunto un tassello al nostro straordinario mosaico comune che si chiama CISL. Vi ringrazio per la passione e la militanza con cui avete contribuito al dibattito: questa pluralità di esperienze e punti di vista è la vera forza della nostra grande comunità sindacale. Dalle vostre parole emergono energia, coraggio e voglia di “esserci”: la voglia di partecipare e di cambiare davvero le cose”. È con grande emozione che la Segretaria Generale della Cisl Daniela Fumarola ha replicato nell’ultima giornata del XX Congresso Confederale della Cisl che si è tenuto dal 16 al 19 luglio al Palazzo dei Congressi dell’Eur a Roma.
“Usciamo da queste bellissime giornate più determinati che mai. Abbiamo tracciato una rotta e non indugeremo nel seguirla.
Ci attendono sfide complesse, ma non ci spaventano: abbiamo la forza delle nostre idee e dei nostri valori.
“Amiche, Amici abbiamo la competenza che viene dal nostro radicamento tra la gente.
Soprattutto abbiamo voi, la nostra meravigliosa comunità di associati e delegati, militanti quadri e dirigenti, che ogni giorno nelle fabbriche, negli uffici, nelle scuole, negli ospedali, nei cantieri, dà gambe e cuore al nostro sindacato. Grazie a tutti voi. Grazie davvero per tutto quello che avete fatto e che farete”. Questa è la strada indicata dalla leader Fumarola da percorrere per i prossimi quattro anni di sfide e progetti che il sindacato avrà di fronte.
Tutti gli approfondimenti sul sito della Cisl 👉http://bit.ly/3IAdul4
Ripercorriamo il suo intervento importante e autorevole.
“Il Congresso rappresenta una occasione per ritrovarci e per rilanciare insieme una visione del Paese e dei territori che parta, prima di tutto, dal lavoro.
Il mio intervento di oggi si colloca, certo, in un contesto politico. Ma nasce soprattutto dallo spirito che ha animato in questi mesi il cammino congressuale della CISL e della CISL Sarda.
Un cammino vero, partecipato, radicato nei territori, nelle categorie. Un percorso di ascolto e confronto, che ha messo a fuoco i problemi reali delle persone.
E che ci consegna un messaggio chiaro e forte: Il mondo del lavoro e la Sardegna hanno bisogno di scelte coraggiose, concrete, urgenti.
Non possiamo più permetterci il lusso dell’attesa, del rinvio, dell’incertezza”.
Prosegue Ledda “La relazione di Daniela Fumarola è stata poderosa e lucida.
Lo hanno già detto in tanti: un intervento di grande spessore, capace di tenere insieme visione e concretezza, profondità e responsabilità. Un punto di riferimento solido e di prospettiva per il lavoro che ci attende, una relazione che condivido totalmente. Mi soffermo in particolare sul tema del Mezzogiorno come fattore di sviluppo”.
Nell’intervento richiama ancora la Fumarola “Lo ha detto bene Daniela: serve una nuova visione del Mezzogiorno, con un richiamo forte al Piano Mattei come opportunità per riequilibrare sviluppo e responsabilità.E con una ZES (Zona Economica Speciale) che sia vera agenzia per lo sviluppo, non solo cornice normativa, ma leva strategica per attrarre investimenti, creare lavoro, innovare”.
I temi dell’Isola
1. Il primo nodo è il lavoro
“Anche la Sardegna sta attraversando una fase importante sul piano occupazionale, con segnali positivi che vanno riconosciuti.
Ma il dato quantitativo, da solo, non basta. Dobbiamo interrogarci sulla qualità del lavoro che si sta generando: è stabile? È qualificato? È ben retribuito?
La nostra ambizione è chiara: vogliamo lavoro buono, sicuro, dignitoso.
Per raggiungerlo serve una nuova politica industriale, moderna e lungimirante, capace di investire su innovazione, sostenibilità, competenze, e sulle reali vocazioni produttive dei territori.
Solo così potremo costruire occupazione solida e duratura, attrarre investimenti e fare della Sardegna non una periferia, ma un laboratorio di sviluppo e coesione.
Per raggiungere questo obiettivo serve una nuova visione industriale: non nostalgica, ma capace di guardare avanti.Una politica che punti su innovazione, sostenibilità, filiere intelligenti, in grado di creare valore vero.Abbiamo bisogno di attrarre investimenti sani, non assistiti, e di valorizzare fino in fondo le vocazioni produttive dei nostri territori.
Serve anche un forte rilancio delle vertenze industriali del Sulcis e di Porto Torres: Portovesme Srl, Sider Alloys, Eurallumina, Matrica. Non si tratta di rivendicazioni locali, ma di questioni strategiche nazionali. La produzione di ferro, zinco, alluminio e lo sviluppo della chimica verde sono elementi centrali per la transizione ecologica, la coesione territoriale e il lavoro qualificato.
E accanto a questo, una grande opportunità: l’Einstein Telescope, a Lula, nell’interno della Sardegna.
Si tratta di un osservatorio sotterraneo di onde gravitazionali di terza generazione, parte di un grande progetto europeo, che coinvolgerà oltre mille scienziati e mobiliterà circa due miliardi di euro.
Un’infrastruttura scientifica d’avanguardia, che può trasformare la Sardegna in un polo internazionale della fisica fondamentale, generando occupazione qualificata, innovazione tecnologica e crescita sostenibile.
Non è solo scienza: è sviluppo, futuro, speranza per i giovani e per l’intera Sardegna”.
2. Il secondo: la Transizione energetica
La Sardegna è al bivio: può subire il cambiamento oppure governarlo.
Noi vogliamo che la Sardegna sia protagonista della transizione ecologica.
Non solo territorio che “ospita” impianti, ma terra in cui si crea lavoro, innovazione, valore redistribuito.
Serve una strategia coerente che tenga insieme decarbonizzazione, sicurezza energetica e coesione sociale.
Ma nel 2025 la Sardegna è ancora priva del metano, unica regione italiana senza accesso a questa fonte di energia di transizione.
Un ritardo strutturale che genera un differenziale di costo energetico altissimo, che penalizza famiglie, imprese e opportunità.
Colmare questo divario è una priorità assoluta. Una priorità, anch’essa, nazionale.
La transizione non può diventare una nuova forma di disuguaglianza”.
3. Il terzo: le Infrastrutture
“La Sardegna sconta ritardi cronici nelle infrastrutture: mobilità, trasporti, digitalizzazione, reti idriche e sanitarie. La carenza infrastrutturale incide sulla qualità della vita, sulla competitività e sull’inclusione.
L’insularità, riconosciuta finalmente dalla Costituzione italiana come principio di riequilibrio, deve tradursi in azioni concrete.Mi soffermo solo su un punto.
Siamo l’unica regione, ancora oggi, senza una rete ferroviaria moderna; Nuoro è l’unico capoluogo d’Italia non raggiunto dal treno; nessuna merce viaggia su ferro, tutto su gomma. È tempo di cambiare. Come CISL sarda chiediamo si faccia subito uno studio di fattibilità per il raddoppio e la completa connessione ferroviaria.
Solo così potremo velocizzare la rete, renderla moderna e integrata con porti, aeroporti, territori produttivi, comunità”.
Partecipazione e fiducia: un nuovo patto per la Sardegna
“Trasporti, energia, industria, sanità, formazione, lavoro: sono queste le sfide cruciali che vogliamo affrontare con serietà, competenza e spirito costruttivo. La CISL Sardegna è da tempo protagonista di un confronto aperto e leale con la Presidente della Regione, finalizzato a dare vita a un vero Patto per lo Sviluppo e il Lavoro.
Anche in questo ci riconosciamo pienamente nella visione della nostra Segretaria Generale, Daniela Fumarola, che guida una CISL concreta, innovativa, pragmatica, sempre più vicina alle persone. Una CISL che vuole affrontare le nuove disuguaglianze con strumenti nuovi e coraggio.
Accogliamo con convinzione il suo appello ad aprire una nuova stagione di responsabilità condivisa.
Un vero “Patto della responsabilità”, fondato su alleanze forti tra istituzioni, parti sociali e comunità. Solo così potremo costruire un’Italia più giusta, inclusiva e coesa.
In questa prospettiva, l’approvazione della Legge 76 sulla partecipazione segna una svolta storica per le relazioni industriali italiane.
La CISL ha sempre creduto in questa riforma, anche quando altri esitavano.
Ora è tempo di passare dalle parole ai fatti: portare la partecipazione dentro i luoghi di lavoro, nelle imprese, nella contrattazione. Perché partecipazione significa democrazia, corresponsabilità, qualità del lavoro”.
In conclusione: il valore della pace “C’è un valore che attraversa tutto: la pace.
In un mondo lacerato da guerre e tensioni, la CISL riafferma la sua vocazione sociale e umanistica.
L’elezione di Papa Leone XIV, che richiama nel nome la dottrina sociale di Leone XIII, è un segnale forte. Perché, come scriveva nella Rerum Novarum:
“Non c’è pace senza giustizia. E non c’è giustizia dove il lavoro è sfruttato, precarizzato, dimenticato.” Noi, come CISL, ci siamo. Con il peso della nostra storia. Con la forza della nostra autonomia. Con la concretezza delle nostre vertenze. E con la credibilità delle nostre proposte. E la Sardegna non può più accontentarsi di chiedere spazio. Deve rivendicare – con determinazione – il diritto a contare.
Non per privilegio, ma per giustizia. Non per dividersi, ma per contribuire di più e meglio al futuro del nostro Paese. Buon congresso a tutti e viva la Cisl”
Inizia a Roma il XX Congresso Nazionale della CISL, il CORAGGIO della PARTECIPAZIONE
La relazione della Segretaria generale CISL Daniela Fumarola tiene insieme i temi internazionali e nazionali, dello sviluppo e coesione, dell’ambiente e delle transizioni, una politica industriale più forte, della sicurezza sui luoghi di lavoro, dell’inclusione e della cultura e formazione.
Un nuovo umanesimo del lavoro incrocia le strade del cambiamento possibile, partecipato e non subito.
La CISL si muove con determinazione e responsabilità per dar crescere il Paese, partendo dalle persone e dai territori.
“È tempo di stringere un grande Patto della responsabilità: Governo, Sindacato e Sistema delle imprese che partecipino insieme verso obiettivi comuni. Nel solco di quanto ha ricordato a tutti noi il Presidente Mattarella al quale oggi rivolgiamo il nostro più sincero e caloroso saluto. Investiamo in un grande accordo per la crescita e la coesione sociale, che unisca le parti riformiste e responsabili.
Per rimuovere tante, troppe tare antiche. Per fare le riforme che attendiamo da decenni, rispondere alle urgenze che bussano alla porta in questa stagione di sfide epocali”
#Cislsardavocedellasardegna
#DanielaFumarola a XX #CONGRESSOCISL #ilCoraggioDellaPartecipazione