Giovedì, 25 dicembre 2025 06:49:55
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Approvare la manovra entro dicembre, evitare l’esercizio provvisorio, garantire la continuità amministrativa: è la prima richiesta che la Cisl sarda, con il segretario generale Pier Luigi Ledda, ha fatto oggi nell’audizione in commissione Bilancio.
“La rapidità – ha però precisato il segretario – non può sostituire il confronto: la manovra deve essere un passaggio di transizione e l’avvio di un percorso strategico, da costruire nei prossimi mesi con responsabilità condivisa”.
Per il sindacato “è positivo che la Manovra 2026 sia inquadrata nel Programma Regionale di Sviluppo (PRS), ma tale coerenza deve diventare vincolante anche nella fase attuativa, superando la logica degli interventi settoriali e discontinui. Il PRS deve rappresentare il riferimento stabile per tutte le politiche di bilancio, in particolare su sanità, lavoro, industria, energia, welfare e servizi territoriali. Per rendere efficace l’utilizzo delle risorse disponibili, occorre rafforzare la governance della programmazione, superando frammentazioni e ritardi. È indispensabile – per il leader della Cisl sarda – una regia unitaria delle politiche regionali, capace di garantire coerenza tra obiettivi, risorse e risultati, e di assicurare un confronto strutturato e permanente con le parti sociali”.
Entrando nel merito delle scelte, la Cisl “riconosce lo sforzo compiuto dalla manovra in tema di sanità e alcune misure vanno nella direzione giusta, ma rispetto agli impegni assunti con il protocollo di agosto manca ancora una piena coerenza, soprattutto sul rafforzamento strutturale della sanità pubblica. Il punto decisivo è il personale: senza un piano stabile di assunzioni e valorizzazione professionale, non si riducono davvero le liste d’attesa e non si garantiscono servizi omogenei tra territori, aree interne e città”. Nel merito delle politiche per il lavoro, la Cisl chiede al Consiglio “di rafforzare la programmazione su occupazione e formazione, puntando su lavoro stabile e contratti regolari, contrastando dumping contrattuale e irregolarità.
Serve, inoltre, il rafforzamento della rete regionale dei servizi per il lavoro e della formazione professionale, con un impianto normativo e finanziario strutturale che superi la logica dei contributi occasionali e colleghi le risorse a criteri di efficacia e risultati occupazionali”. Tra le richieste di interventi urgenti, il sindacato ha indicato il tema della povertà e dell’esclusione sociale, un rafforzamento delle risorse e una maggiore integrazione delle politiche territoriali.
“Guardate questa piazza, guardatela davvero, guardate! Questa è la CISL. Siete voi. Sono le vostre storie, la fatica e la dignità di milioni di lavoratrici e lavoratori, di pensionati e pensionate, di giovani che non si arrendono. Siamo qui perché vogliamo cambiare il domani, non subirlo. Siamo qui non per una semplice testimonianza, ma per orgoglio. Perché la CISL c’è, perché c’è sempre stata, c’è oggi e ci sarà domani”.
Daniela Fumarola
da Piazza Santi Apostoli
Tutto sulla giornata lo trovi sul sito Cisl www.cisl.it
https://www.cisl.it/…/manifestazione-nazionale-cisl-a…/
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La CISL Sardegna sarà in piazza con una folta delegazione.
Saremo a Roma perché la Sardegna non chiede assistenza: chiede futuro.
Cammineremo insieme sul Cammino della Responsabilità, per migliorare la manovra e per costruire in Sardegna un Patto vero per lo sviluppo, il lavoro e la formazione.
Porteremo in piazza la Sardegna di oggi, fatta di lavoro che resiste, di territori che non mollano, di comunità che tengono insieme il Paese.
E la Sardegna di domani, che vuole restare, crescere, scegliere.
La Sardegna è presente.
È presente per costruire.
È presente per il futuro.
Responsabilità.
Partecipazione.
Coraggio.
Da tutta l’Isola a Roma, per costruire il futuro in Sardegna.
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Un percorso in parallelo che dimostra e rivela un profondo impegno per costruire, a Roma e nell’Isola, con partecipazione e responsabilità, condizioni migliori per il lavoro, per i pensionati, per tutte le comunità. Un impegno comune che viene sintetizzato al meglio dalla Fumarola, che richiama un impegno nazionale su più fronti e per l’Isola sulle principali emergenze e problematiche. Giustizia sociale, occupazione di qualità, più sicurezza, crescita omogenea ed equilibrata, più valore alle competenze e all’innovazione.
Lavoriamo per eliminare tutte le diseconomie, con un maggiore dialogo sociale. Un impegno importante e di valore.

“Facciamo un appello forte sulla vertenza dei lavoratori di Eurallumina di Portovesme, che richiede risposte ma anche un esercizio di responsabilità da parte di tutti.” Lo ha detto oggi la segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, a Cagliari, a margine del Consiglio Generale della Cisl Sardegna dove ha incontrato — ed espresso il pieno sostegno e la solidarietà della Confederazione — ad uno degli operai di Eurallumina salito per otto giorni sul silo numero 3 dello stabilimento di Portovesme, nell’area industriale del Sulcis.
«Questi sono lavoratori che difendono con i denti il proprio posto di lavoro, ma difendono anche filiere industriali e il possibile sviluppo di questo territorio. Quindi io credo che ognuno debba fare la propria parte. Noi la stiamo facendo come sindacato e continueremo a farla anche in vista dell’incontro del 10 dicembre al Mimit. La Regione Sardegna ha bisogno di sviluppare di più e meglio le sue potenzialità, di difendere i sistemi produttivi, di dare certezze e speranze alle persone che abitano in questi territori. Penso che, a partire dalla Regione Sardegna e passando per il Governo nazionale, sia necessario ascoltare assolutamente il grido di dolore degli operai di Portovesme, perché vedere dei lavoratori arrampicarsi su un silo a 40 metri dal terreno non è un fatto piacevole, né può essere considerato solo un gesto di protesta estrema: è un appello di persone che vogliono continuare a progettare il proprio futuro. Dobbiamo tutti rispondere a questo appello, e dobbiamo farlo con azioni concrete. In questa direzione va il patto che la Cisl della Sardegna ha proposto alla Regione”.

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Oggi al Convitto Nazionale a Cagliari con la partecipazione della Segretaria generale della CISL Daniela Fumarola.
I temi dell’Isola dentro quelli nazionali. Dal patto sociale all’agenda Sardegna. Le sfide, la responsabilità e la partecipazione. Il Segretario Generale Pier Luigi Ledda introduce i lavori con una relazione piena di proposte e visione di prospettiva.
Oggi una delegazione della CISL sarda, con presenze da tutti i territori, a Roma per partecipare, per esserci, alla manifestazione finale della “Maratona per la Pace, Costruire la Convivenza Difendere la Democrazia”
Una maratona di quasi 60 eventi territoriali, a livello nazionale, tutti con sensibilità differenti e legate dallo spirito solidale pragmatico e autenticamente dialogante; otto eventi anche in Sardegna, con la manifestazione finale sarda al Nuraghe Losa. Un momento simbolico e profondo di ancoraggio della CISL Sarda, tutta insieme, in cerchio e con visione unita senza barriere, che ci ha portato oggi a a Roma.
Per trovare e riscoprire valori, percorsi immagini nitide del nostro agire, per la Pace. Che va custodita e difesa sempre, senza scordare ogni piccola fondamenta che dobbiamo rigenerare ogni giorno. Nel nostro quotidiano. Ed emerge un filo spesso e robusto, che tiene insieme e collega le parole e le riflessioni di Mattia Pirulli, Segretario Confederale Cisl che ha introdotto i lavori, con le conclusioni a Losa il 10 novembre, del Segretario Generale della Cisl Sarda Pier Luigi Ledda.
La CISL è questa: una biblioteca umana di valori e di azione.
Al servizio della Pace, pensando a tutte le guerre, testimoni del dialogo senza barriere, della convivenza democratica nella giustizia sociale.

Nelle sue conclusioni la Segretaria Generale Daniela Fumarola ha sintetizzato al meglio un percorso importnate, che è solo una tappa dell’agire della CISL.
“Grazie di cuore a tutti per essere qui, alle tante persone che hanno preso parola qui in presenza, o a distanza, a tutti coloro che sono intervenuti. Permettetemi però di esprimere una riconoscenza speciale da parte di tutta la Cisl, alle donne che abbiamo avuto l’onore e il privilegio di coinvolgere, tra cui, tre premi nobel per la Pace e una leader in esilio”. L’intervento di Daniela Fumarola all’Assemblea Nazionale della Cisl che conclude le iniziative della “Maratona per la Pace” si apre con un ringraziamento che non è mera formalità ed insiste sulle donne presenti – tre Nobel per la Pace, una leader in esilio – riconoscendole come testimoni esemplari di libertà. “Donne forti, coraggiose, che hanno consacrato la propria vita alla causa della libertà. Formidabili protagoniste di battaglie e di un impegno che sono – o dovrebbero essere – un monito e una guida per tutti i governanti.

Tutti i particolari della giornata sul sito della Cisl https://bit.ly/43vIwCg