Giovedì, 04 settembre 2025 10:09:57
Cisl Sardegna / In Evidenza / PATTO DI BUGGERRU, PROTOCOLLO D’INTESA PER LA TUTELA DEL LAVORO DI QUALITÀ E PER LA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO IN SARDEGNA; A UN ANNO DALLA FIRMA E’ SEMPRE PIÙ ATTUALE E URGENTE LA SUA ATTUAZIONE.

PATTO DI BUGGERRU, PROTOCOLLO D’INTESA PER LA TUTELA DEL LAVORO DI QUALITÀ E PER LA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO IN SARDEGNA; A UN ANNO DALLA FIRMA E’ SEMPRE PIÙ ATTUALE E URGENTE LA SUA ATTUAZIONE.

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Il 4 settembre 2024, nel corso della manifestazione di commemorazione dell’eccidio di Bugger-ru, a cui partecipavano delegazioni di lavoratori da tutti i territori, è stato firmato con la Presi-dente Todde il Patto di Buggerru.
Una scelta chiara, non solo simbolica, che definisce azioni e risposte innovative e di qualità su questo tema drammatico, molto presente nei dibattiti: il dramma dei morti sui luoghi di lavoro e degli incidenti e infortuni. L’accordo prevede un percorso di merito e responsabilità e questo per la Cisl sarda rappresenta un valore che ci pone in sintonia con le politiche della Cisl nazionale.
E’ comunque importante richiamare il valore simbolico della firma nella data del 4 settembre, del luogo e della modalità (una firma in una piazza nel corso di un evento pubblico).
L’eccidio di Buggerru, del 1904, rappresenta una tragedia storica che ha segnato profondamen-te il mondo del lavoro, divenendo un costante monito per la giustizia sociale rivolto alle genera-zioni future in Sardegna e in Italia. Per queste ragioni ideali si è deciso di chiamarlo “Patto di Buggerru”, consapevoli dell’importanza che hanno la conoscenza e l’osservanza delle norme in materia di lavoro e previdenza sociale nella prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali.
Con l’accordo si è formalizzato un rafforzamento ed un’innovazione, per la Sardegna, delle pre-visioni delle forme di coinvolgimento e partecipazione delle norme nazionali, avendo una sua na-tura di governance comune e partitaria, tra Regione e sindacati, sulle azioni e sul tema delle ri-sorse.
Lo spirito dell’accordo, richiamato nella parte introduttiva, era ed è quello di articolare una serie di azioni concrete e percorribili, dentro uno schema di parole chiave molto precise; prevenzione, cultura della salute e sicurezza, rafforzamento organici, maggiore ruolo dei rappresentanti della sicurezza e dimensione della bilateralità. Sono stati specificati gli impegni precisi dei soggetti coinvolti, prima di delineare gli organismi di governo e le varie competenze.

E’ importante sottolineare che esso rappresentava e rappresenta una solida cornice, che richie-de passaggi attuativi rispetto alle previsioni. Un accordo di questo valore aveva, però, bisogno di un percorso attuativo che non c’è stato e per questi motivi, nei mesi scorsi e sopratutto oggi, la CISL sarda chiede un recupero immediato della fase attuativa e che la Regione e il Consiglio siano concretamente conseguenti con gli impegni finanziari e attuativi del Patto.



Il 4 settembre 2024, nel corso della manifestazione di commemorazione dell’eccidio di Bugger-ru, a cui partecipavano delegazioni di lavoratori da tutti i territori, è stato firmato con la Presi-dente Todde il Patto di Buggerru.
Una scelta chiara, non solo simbolica, che definisce azioni e risposte innovative e di qualità su questo tema drammatico, molto presente nei dibattiti: il dramma dei morti sui luoghi di lavoro e degli incidenti e infortuni. L’accordo prevede un percorso di merito e responsabilità e questo per la Cisl sarda rappresenta un valore che ci pone in sintonia con le politiche della Cisl nazionale.
E’ comunque importante richiamare il valore simbolico della firma nella data del 4 settembre, del luogo e della modalità (una firma in una piazza nel corso di un evento pubblico).
L’eccidio di Buggerru, del 1904, rappresenta una tragedia storica che ha segnato profondamen-te il mondo del lavoro, divenendo un costante monito per la giustizia sociale rivolto alle genera-zioni future in Sardegna e in Italia. Per queste ragioni ideali si è deciso di chiamarlo “Patto di Buggerru”, consapevoli dell’importanza che hanno la conoscenza e l’osservanza delle norme in materia di lavoro e previdenza sociale nella prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali.
Con l’accordo si è formalizzato un rafforzamento ed un’innovazione, per la Sardegna, delle pre-visioni delle forme di coinvolgimento e partecipazione delle norme nazionali, avendo una sua na-tura di governance comune e partitaria, tra Regione e sindacati, sulle azioni e sul tema delle ri-sorse.
Lo spirito dell’accordo, richiamato nella parte introduttiva, era ed è quello di articolare una serie di azioni concrete e percorribili, dentro uno schema di parole chiave molto precise; prevenzione, cultura della salute e sicurezza, rafforzamento organici, maggiore ruolo dei rappresentanti della sicurezza e dimensione della bilateralità. Sono stati specificati gli impegni precisi dei soggetti coinvolti, prima di delineare gli organismi di governo e le varie competenze.
E’ importante sottolineare che esso rappresentava e rappresenta una solida cornice, che richie-de passaggi attuativi rispetto alle previsioni. Un accordo di questo valore aveva, però, bisogno di un percorso attuativo che non c’è stato e per questi motivi, nei mesi scorsi e sopratutto oggi, la CISL sarda chiede un recupero immediato della fase attuativa e che la Regione e il Consiglio siano concretamente conseguenti con gli impegni finanziari e attuativi del Patto.