Il Segretario Generale della Cisl Sarda Pier Luigi Ledda e la Segretaria Generale della FIT Cisl Sardegna Claudia Camedda, intervengono sulle importanti novità relative alla continuità territoriale da e per la Sardegna .
“La Cisl Sardegna e la Fit Cisl accolgono con favore l’approvazione dello schema definitivo di imposizione degli oneri di servizio pubblico per la nuova continuità territoriale aerea. Si tratta di un passaggio atteso e necessario, che può finalmente dare ai cittadini sardi e al mondo del lavoro risposte concrete su un tema cruciale come il diritto alla mobilità. Le novita introdotte – incremento delle frequenze, articolazione più equilibrata degli orari, tariffe ridotte e nuove agevolazioni – vanno nella direzione giusta e rappresentano un passo avanti rispetto al passato. Per i lavoratori pendolari, per i giovani, per chi studia fuori e per chi deve spostarsi per motivi di salute o familiari, poter contare su collegamenti più stabili e accessibili significa meno disagi e più opportunità, non solo dalla Sardegna ma anche per la Sardegna. Positiva anche l’attenzione riservata a nuove categorie di utenti, compresi i lavoratori non residenti che si spostano per motivi professionali e i cittadini con legami familiari nell’isola. È un segnale di inclusione che riconosce la specificitàà dell’insularità e i bisogni reali delle persone.
La Cisl e la Fit Cisl ribadiscono tuttavia che il vero banco di prova sarà l’attuazione: occorrerà garantire tempi rapidi, procedure trasparenti e soprattutto un sistema che assicuri continuità e qualità del servizio per tutta la durata del regime. Allo stesso tempo chiediamo che il confronto con le parti sociali resti aperto e costante, perché solo attraverso la partecipazione si possono intercettare e correggere eventuali criticità. Per la Sardegna la continuità territoriale non è un privilegio, ma un diritto. La nuova impostazione va nella direzione di un modello più equo, ma vigileremo affinché i risultati promessi si traducano in fatti concreti e duraturi.
Ora si apra una fase di potenziamento degli aeroporti come attrattori di flussi e di pianificazione e realizzazione dei collegamenti tra aeroporti, porti e comunità. Solo così la mobilità potrà diventare davvero il motore di sviluppo, inclusione e crescita per tutta l’isola”.