Identità, progetto, proposta e partecipazione. Una comunità sarda che si unisce per crescere. Con inclusione e radicata giustizia sociale. Inizia il Congresso della CISL sarda oggi a Cagliari. Uniamo i fili uniamo la Sardegna.
La Relazione di Pier Luigi Ledda al Congresso della CISL Sarda.
“La Sardegna merita di più. Merita un progetto condiviso che metta al centro il lavoro, la giustizia sociale, la dignità delle persone.
La CISL Sarda non si limita a denunciare. Costruisce, propone, agisce. Non ci basta elencare i problemi. Vogliamo essere parte della soluzione. Non solo chiedere, ma proporre. Non solo reagire, ma incidere.
Nel sindacato, rivendicare è fondamentale. Ma oggi serve di più: è il tempo della partecipazione, della responsabilità, del coraggio di costruire insieme il cambiamento. Il futuro non si aspetta: si fa.
Per questo presentiamo il nostro contributo: un’agenda concreta e condivisa, per affrontare con determinazione le sfide del presente e costruire una Sardegna più giusta, forte, autonoma.
La nostra non è una terra da salvare, è una terra da liberare. Dai ritardi, dai vincoli imposti, da una visione centralista che non ci rappresenta. La Sardegna ha risorse, idee, energie. Ha una comunità che chiede solo di poter costruire il proprio futuro con dignità.
Il nostro impegno parte da una visione condivisa, centrata sulle persone, sul lavoro e sul territorio. Una visione che ha attraversato tutta questa relazione. Vogliamo costruire il futuro su tre pilastri solidi: scelte concrete, priorità definite, impegni comuni.
1. Autonomia, specialità, rinascita
2. Governance inclusiva: una Sardegna che decide
3. I territori come protagonisti dello sviluppo
4. Il lavoro: dignità, diritti, sicurezza
5. Istruzione, formazione, innovazione: seminiamo il futuro
6. Salute, welfare, diritti: non c’è sviluppo senza cura
7. Trasporti, infrastrutture e risorsa idrica: connettere l’isola, valorizzarne l’essenziale
8. Industria ed energia: guidare la transizione
9. Valorizzare ciò che siamo: cultura, ambiente, identità
10. Agricoltura e agroindustria: radici e futuro
11. Commercio, servizi, terziario: economia viva
12. Credito e finanza al servizio del territorio
13. Persone al centro: giovani, famiglie, donne, anziani, migranti
Tre priorità:
• Lavoro come diritto e opportunità
• Diritti come base della cittadinanza
• Partecipazione come metodo
Serve un nuovo patto sociale fondato su giustizia, inclusione, responsabilità condivisa.
Sardegna, è tempo di riscatto: insieme per cambiare rotta.
Questa non è solo un’Agenda. È una visione. Un impegno concreto. Una speranza da costruire insieme, con alleanze vere e aperte al contributo di tutti.
Non possiamo aspettare che le cose cambino. Dobbiamo essere il cambiamento. Il Congresso della CISL Sarda deve segnare una svolta: il momento in cui, insieme, decidiamo di affrontare la sfida.
La Sardegna non è condannata al declino. È chiamata a un riscatto fatto di lavoro, diritti e partecipazione. E noi ci siamo. La CISL c’è, con idee, competenza, passione. Perché crediamo che un futuro migliore sia possibile.
La nostra visione si fonda su due scelte chiare:
• un Patto per lo sviluppo e la giustizia sociale
• una governance che sappia ascoltare, decidere, realizzare
Con il Patto, rilanciamo il ruolo delle parti sociali come costruttori di futuro.
Con il Consiglio Strategico per lo Sviluppo Regionale e i Tavoli Permanenti nei territori, chiediamo alla Regione di passare dalle intenzioni ai fatti.
Solo così la Sardegna può passare dalla potenzialità alla realtà, dalla frammentazione alla coesione. Senza una regia forte, anche le migliori strategie restano parole. Perché senza lavoro, giustizia sociale e prospettive per i giovani, non c’è Sardegna che tenga.
Ma con lavoro, diritti e partecipazione, possiamo costruire un’isola più giusta, più forte, più nostra, pragmatica, capace di evolversi costantemente senza mai perdere di vista i suoi valori fondanti.
Ma, soprattutto, siamo un’organizzazione con una visione, una prospettiva e un progetto per il futuro, perché crediamo che il cambiamento non si attenda, ma si costruisca con impegno e determinazione.
Sono convinto che questo percorso congressuale ci abbia reso più forti, più consapevoli, più pronti a esercitare il nostro ruolo con passione, responsabilità e determinazione. Siamo qui per stare al fianco delle persone, per ascoltare davvero, per costruire soluzioni, per portare proposte concrete.
Porteremo avanti con convinzione le nostre battaglie: per il lavoro, per il bene comune, per l’inclusione e la giustizia sociale.
Lo faremo con tutte le iniziative necessarie, con la mobilitazione quando serve, con il dialogo sempre. Con un obiettivo preciso: migliorare le condizioni di chi lavora, di chi è in pensione, delle donne, dei giovani, delle persone più fragili.
Questo è il cuore del nostro impegno. Questo è ciò che ci unisce. Insieme, con coraggio e concretezza, continueremo a costruire un futuro più giusto per la nostra società, per la Sardegna, per l’Italia.
Insieme, uniti, possiamo costruire il domani, intrecciando le trame del futuro con il coraggio della partecipazione e la forza dell’impegno condiviso. Perché solo chi sogna, lotta e agisce insieme, può trasformare il futuro in una realtà più giusta, più equa, più solidale.
“Grazie a tutta la Cisl Sardegna, per il grande lavoro che porta avanti ogni giorno per rispondere ai bisogni di tanti lavoratori, pensionati, famiglie. Un punto di riferimento solido e credibile in una terra difficile e straordinaria come la Sardegna, con la sua insularità che è storia, identità, orgoglio, ma anche fattore di diseconomie uniche, da compensare con adeguate politiche pubbliche”. Tappa questo pomeriggio a Cagliari per la Segretaria Generale della Cisl #DanielaFumarola che ha concluso con il suo intervento la prima giornata dei lavori del XIV Congresso Regionale della Cisl Sardegna.